Cispadana, Coordinamento NO Autostrada: “Situazione tutt’altro che tranquilla”
Attraverso un comunicato stampa, Silvano Tagliavini, a nome del Coordinamento cispadano NO autostrada – SI strada a scorrimento veloce, risponde alle dichiarazioni dei giorni scorsi del segretario del Pd regionale Calvano e del presidente di ARC Pattuzzi:
“Il “fuoco di fila” a cui abbiamo assistito il 12 agosto scorso sui principali quotidiani locali delle tre Province interessate al tracciato cispadano è il chiaro sintomo del nervosismo che serpeggia tra gli esponenti politici del Pd regionale (il segretario Calvano) e il vertice societario di ARC (il presidente Pattuzzi ora candidato a sindaco di Pavullo). La situazione della Cispadana autostradale è tutt’altro che tranquilla, nonostante il tentativo di farla sembrare tale, sia sotto l’aspetto procedurale, e quindi tempistico: progetto definitivo, conferenza dei servizi, progetto esecutivo, espropri, contenziosi. Sia sotto quello economico: insostenibilità dell’opera dichiarata nel Bilancio 2018 di ARC, l’improbabilità di finanziamento, oltre un miliardo, da parte delle banche confermata dallo stesso Pattuzzi non più di due mesi fa, gli ulteriori 100 milioni, oltre ai 179 contrattuali, messi a bilancio dalla Regione ma di cui non si conosce il Capitolo di spesa, altri 100 milioni che qualcuno (chi?) dovrebbe sborsare per riequilibrare l’assetto societario di ARC dopo il fallimento di CoopSette e altri, i famosi 200 milioni (Pattuzzi cita un importo dai 400 ai 470) da parte del Governo sbandierati a più riprese da esponenti del PD sia regionale, provinciale e locale ma di cui non c’è alcuna conferma (lo dice lo stesso Pattuzzi in alcuni passaggi dell’intervista), il costo complessivo salito ad un miliardo e mezzo, fonte sempre Pattuzzi, quando manca ancora il costo preciso degli espropri.
Se a tutto questo aggiungiamo la situazione della Concessione A22 ancora in alto mare e quindi l’improbale ricaduta sulla Cispadana auspicata da molti, la conferma, arrivata da fonti interne al Ministero capeggiato da Giovannini, che la trattativa aperta tra il Ministero e la Regione dalla precedente ministra è ferma, abbiamo un quadro completo della situazione. Questo ci fa dire, ancora una volta e a ragion veduta, che la scelta autostradale è fallimentare per costi, tempistica e impatto ambientale mentre è sempre più attuale e vantaggiosa quella della strada a scorrimento veloce per dare risposta all’esigenza di mobilità locale abbinata allo sviluppo intermodale ferroviario per i collegamenti da e per il resto d’Europa e i porti di Ravenna e La Spezia.
Intermodalità riaffermata dal ministro Giovannini in una intervista apparsa su Repubblica del 12/08/21 dove non sono elencati finanziamenti ad opere autostradali ma bensì alla mobilità ferroviaria in accordo con le Regioni. C’è poi da sottolineare il ridicolo tentativo di Pattuzzi di dare una etichetta partitica (Rifondazione e M5S) ai movimenti ambientalisti contrari all’autostrada ed al Coordinamento dimenticando che nella maggioranza politica dell’Assemblea regionale hanno ribadito la loro contrarietà all’autostrada anche i Verdi. L’inganno perpetrato a danno dei cittadini negli anni è la riconfermata motivazione (Pattuzzi/Tomei) per cui la Cispadana non è un servizio al territorio ma, in forma autostradale, è funzionale allo spostamento del traffico dal “nodo” di Bologna al nostro asse viario”.
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