Aimag azienda del territorio, quale futuro?
MIRANDOLA- In merito alla “bufera Aimag”, Giorgio Siena, a nome della lista civica +Mirandola, ha presentato una mozione in Consiglio Comunale e rilasciato la seguente dichiarazione:
“Le divergenze fra i sindaci dei comuni soci di Aimag, fanno emergere perplessità e ombre sul futuro della nostra azienda multiservizi. Le divergenze si concentrano, ancora una volta, sul rapporto con il potente socio HERA, uno dei giganti nel settore delle aziende pubbliche di gestione di servizi ambientali e energetici, indicato come destinato a prendere il controllo di Aimag.
Operazione vista con favore, in particolare, dal sindaco di Carpi, al quale si deve un recente tentativo di stringere i tempi.
Aimag è nel territorio: frutto del lavoro sapiente e illuminato di tecnici e amministratori della Bassa Modenese e ha una prospettiva di sviluppo che si basa innanzitutto sui dati di bilancio che la confermano capace di un’ampia azione di investimento e di competitività, oltre che significativi utili per i soci.
Hera è una delle prime aziende del settore a livello nazionale, non è certo il male assoluto, ma il carattere territoriale vasto di Aimag è a rischio.
La nostra idea è che si rafforzi ulteriormente la natura e la struttura di Aimag, innanzitutto a servizio del territorio e delle innovazioni negli ambiti di maggiore prospettiva.
L’indirizzo futuro dovrà essere stabilito avendo ben presente che il parere dei comuni (proprietari al 65%) assume grande rilevanza nell’ambito della discussione.
Proprio per questo si ritiene che, in tale contesto, il dibattito, le valutazioni, le proposte siano espresse anche all’interno dei consigli comunali, non solo all’interno del patto di sindacato (cioè nell’ambito ristretto dei sindaci).
La lista civica +Mirandola ha presentato una mozione in consiglio comunale a Mirandola e lo farà anche in UCMAN poiché l’interesse pubblico è troppo alto per essere delegato in ambiti ristretti e chiusi.
E’ infatti necessario che la discussione venga effettuata con chiarezza di posizioni, in particolare se fossero paventate operazioni straordinarie sul capitale che dovrebbero avere l’avvallo dei comuni soci, e con una procedura a evidenza pubblica.
Non si può non rilevare il silenzio del PD provinciale che esprime una larga maggioranza di sindaci e quindi conseguenti responsabilità di indirizzo”.
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