Materie prime e consegne rallentate, Fa.Ma di Cavezzo: “Nonostante tutto la qualità resta alta”

CAVEZZO- La crisi delle materie prime colpisce anche la Fa.Ma Cavezzo e l'azienda di giardinaggio cavezzese- dopo aver superato magistralmente l'emergenza Covid - si prepara ora a giocare la sua partita contro aumenti, carenze e blocchi delle forniture. Un rallentamento, quello delle consegne, partito nei primi mesi del 2021 e che ha raggiunto il suo apice a metà anno. "Il 2022 sarà decisamente peggiore rispetto ai due anni che abbiamo passato per quanto riguarda la reperibilità del prodotto e la crisi delle materie prime - spiega Barbara Prandini titolare, insieme al marito Marco Lugli, dell'azienda di macchine per il giardinaggio a Ponte Motta - I prezzi sono aumentati e abbiamo i magazzini al 40% rispetto agli anni precedenti". "Di solito a febbraio arrivavano camion rimorchio carichi di prodotti da vendere per il periodo primaverile. Oggi abbiamo ricevuto veramente pochissimo. Non abbiamo una gamma di prodotti da offrire al cliente finale". Queste carenze, estese a tutto il mercato globale, potrebbero purtroppo durare ancora a lungo e compromettere la domanda che, proprio in primavera, si intensifica notevolmente. Soprattutto per quanto riguarda le aziende di macchine da giardinaggio. Secondo le stime si dovrà infatti aspettare il 2022 per assistere a un leggero miglioramento. Forse addirittura il 2023. Nel frattempo, cosa faranno le aziende? La Fa.Ma di Cavezzo resta comunque ferma sui suoi principi: "Non abbiamo intenzione di cambiare fornitori che magari hanno in casa il prodotto: perché non vogliamo abbassare la qualità dei prodotti che abbiamo da sempre proposto ai nostri clienti e perché questo comporterebbe poi problematiche sulla reperibilità dei ricambi e sull'assistenza". "E' la prima volta che ci interfacciamo con una difficoltà simile. Confidiamo che qualcosa possa cambiare- conclude Barbara - nel frattempo faremo quello che possiamo".   LEGGI ANCHE:

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