Degrado al parco della Rocca, genitori esasperati a San Felice
SAN FELICE SUL PANARO – Degrado al parco della Rocca, genitori esasperati a San Felice. Torna la bella stagione, sono finite le misure restrittive del Coronavirus e finalmente bambini e famiglie tornano nei parchi pubblici. Una brutta sorpresa, però, aspettava chi è andato a giocare al parco sotto la Rocca, l’unico del centro cittadino e punto di ritrovo di giovani e giovanissimi di tutto il paese.
Il parco infatti non è nelle condizioni migliori. Anzitutto, i giochi sono pochi: un paio di anni fa è stato tolto uno dei castelli con scivolo perché era stato danneggiato e non è mai stato riparato né sostituito. Così i bimbi che arrivano devono contendersi quell’unico scivolo rimasto. Inutili le proteste dei genitori che hanno anche scritto una lettera la Comune. Lo stesso è accaduto con un cavalcabile: si è rotto, è stato portato via e non è mai stato sostituito. Il moncherino resta testimone silente del degrado.
Le altalene, due per tutto il centro verde, vengono anche esse molto ambite, specie dai piccolini che non solo hanno difficoltà a salirci sopra perché il terreno è scavato dalle migliaia di pedate di chi l’ha usata prima, ma anche perché l’altalena piace pure ai più grandi. E non sono disposti a cederle per gentilezza.
La pulizia del parco. Tra le siepi non mancano le bottiglie di liquore, i gratta e vinci, i pacchetti di sigarette e – segno dei tempi – le mascherine. Non proprio rifiuti dei bambini.
Basta poco a creare il panico tra i genitori, basta una bottiglia rotta e i pericolosi pezzi di vetro che si spargono per terra.
Già, perché il parco convive con il Kakao, il bar cuore pulsante della movida bolognese. I gestori fanno tutto e di più per contenere gli inevitabili problemi di ordine pubblico e pulizia del parco, ma a volte non basta.
E poi capitano cose così, come quel ragazzetto che l’altro giorno si contorceva su una panchina del parco, in mezzo ai bambini che che chiedevano cosa avesse. Chissà che aveva preso: dopo un po’ se n’è andato sulle sue gambe, aiutato dagli amici.
I movimenti strani non mancano, e si vedono anche ragazzi più grandi arrivare col treno dalla vicina stazione. Tutto sempre sotto gli occhi dei bambini.
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