Mirandola si stringe alla Cgil: “Noi baluardo della democrazia, attacchi non passeranno!”
MIRANDOLA – Pensionati, bambini, iscritti e attivisti: tutti si sono mobilitati, al fine di cancellare le scritte apparse nel corso della notte sui muri della camera del lavoro cittadina. “Sindacato nazista“, ” non c’è scelta se la paghi con la perdita del lavoro“, “se non puoi dire no, sei schiavo“: tutti slogan afferenti alla galassia no-Vax, realizzati dal gruppo oltranzista V_V (QUI un’inchiesta sulla natura e le dinamiche interne al movimento), che ha rivendicato la matrice dell’azione con il proprio simbolo.
“Si tratta di un gruppo paramilitare, molto attivo su Telegram” , ha commentato Marco Bottura, coordinatore Cgil dell’Area Nord, “all’interno del quale, i proseliti ricevono una specie di addestramento paramilitare. Per ogni azione, sembrano che vengano conferite addirittura delle medagliette“.
Una realtà borderline, quindi, che ha evidentemente sviluppato ramificazioni anche nella nostra zona. “Fino alle quattro del mattino, le scritte non c’erano“, ha raccontato un iscritto al sindacato, giunto sul posto in occasione del presidio, “come ha confermato un vicino, alzatosi a quell’ora. Devono essere apparse alle primissime luci dell’alba“. Sul fatto, sono impegnati a far luce gli inquirenti, anche se non potranno fare ricorso all’ausilio della videosorveglianza: le telecamere erano infatti disattivate, a causa di un guasto.
“Compagni, siamo di fronte a una serie di attacchi molto significativi“, ha esordito Daniele Dieci, segretario provinciale del sindacato, “ma non ci dobbiamo lasciare intimorire. Stiamo conducendo vertenze molto importanti, che testimoniano la reattività e la vitalità della Cgil. Si respira un clima di grande tensione sociale: spetta alle istituzioni, con le loro scelte, non lacerare la coesione della comunità“. Un concetto ripreso anche da Bottura, che ha esaltato l’importanza del sindacato come presidio democratico: “non è un caso che un’azione del genere sia stata perpetrata in una giornata come oggi, in cui si celebrano in valori di democrazia e libertà“. Sul posto, anche il deputato del Carroccio Guglielmo Golinelli, che ha portato la solidarietà dell’amministrazione mirandolese e della Lega. “Condanno fermamente questo atto“, ha affermato l’onorevole, “il dissenso non va mai espresso in maniera violenta. Personalmente, ero contrario all’obbligo di green pass sul posto di lavoro, ma atti del genere sono ingiustificabili“.
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