Finale, abbattimento alberi ciclabile, i consiglieri di opposizione: “Così si favoriscono ondate di calore e allagamenti”
“Così si favoriscono ondate di calore e allagamenti”. E’ con queste valutazioni che i consiglieri di opposizione di Finale Emilia Eleonora Tomasini, Mattia Veronesi (Generazione Futura 2030 – Movimento 5 stelle) e Paolo Saletti (Fratelli d’Italia) bollano la scelta del Comune di abbattere alberi lungo la pista ciclabile ex Sefta. Considerazioni condivise con l’Osservatorio Ora tocca a noi.
Spiegano i consiglieri comunali:
In seguito al comunicato del 4 agosto del Comune di Finale Emilia, che preannunciava la chiusura del primo tratto della ciclabile ex-Sefta, all’altezza del campo Masi, fino all’incrocio con via Canal Vecchio, a causa di lavori di abbattimenti di alberi, i sottoscritti hanno espresso immediatamente forti perplessità e contrarietà. La comunicazione era correlata di un’ ordinanza di divieto di percorrenza e fruizione della ciclabile alla cittadinanza, a causa di un intervento importante sulle alberature e sulla vegetazione.
Il comunicato è stato fortemente criticato e tante sono state le richieste di spiegazioni di cittadini sulla necessità di un intervento così massiccio, 687 alberi, vista la stagione caratterizzata da bolle di calore; tanti anche i pareri contrari di esperti, come i sottoscritti ( laurea in Biologie e Scienze Agrarie), in quanto la stagione riproduttiva e di nidificazione di molte specie non si sono ancora concluse.
Il sindaco ha spiegato, successivamente in un video messaggio, che verranno abbattuti per lo più olmi affetti da grafiosi, un fungo (Ophiostoma ulmi) che blocca i vasi che conducono la linfa alle foglie, causando la morte di rami o alberi interi.
E’ stata nostra premura contattare il giorno dopo sia l’ufficio Ambiente di Finale Emilia, sia il responsabile dei Lavori Pubblici A.Cosmi.
Nonostante siamo consapevoli che la sicurezza dei cittadini che percorrono questa pista ciclabile deve essere tutelata prima di tutto, è impossibile per noi consiglieri di opposizione (Eleonora Tomasini – Europa Verde, Mattia Veronesi – Movimento 5stelle e Paolo Saletti – Fratelli d’Italia) non muovere alcune critiche a questa massiccia operazione di “messa in sicurezza”:
- Perché il Consiglio Comunale e i cittadini sono venuti a sapere di un intervento di questa portata a 4 giorni dall’inizio dei lavori? Ci siamo mossi tempestivamente per chiedere l’accesso agli atti, per poter confrontare il documento dell’agronomo incaricato con altri agronomi di nostra conoscenza per capire se vi fossero altre soluzioni, e soprattutto per analizzare il progetto di attuazione del Comune con il parere dell’agronomo incaricato. Documentazione che ci verrà fornita, a detta dell’incaricato comunale, lunedì 8 agosto; data di inizio lavori, impedendoci i di fatto, di poter agire nell’interesse dei cittadini e a tutela del nostro patrimonio verde.
- A detta dell’incaricato del Comune, il lavoro verrà svolto utilizzato attrezzatura per la trinciatura forestale, rendendo l’intervento meno costoso e più rapido sicuramente, ma allo stesso tempo molto più impattante e assolutamente non selettivo nei confronti delle sole alberature malate ( curabili?) o morte.
- Il periodo scelto per questo intervento, cioè il mese di agosto, è una scelta che sicuramente mira ad arrecare il meno danno possibili ai cittadini in quanto è limitato il numero di persone che utilizzano la ciclabile, ma è sicuramente il mese sbagliato per quanto riguarda i delicati equilibri vitali della flora e della fauna, che vivono nella verde “ corridoio naturale” finalese, in questione. Il mese di agosto è infatti contrassegnato dalla fine delle cure parentali di parecchi animali come mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e insetti che trovano nell’alternarsi di alberi vivi, morti, arbusti e ricco sottobosco, luoghi ideali dove terminare i loro cicli biologici.
- Da fine primavera sono numerose le ondate di calore che hanno interessato il nostro paese, rendendo roventi le nostre città. Tagliare un intero tratto di alberature significa contribuire a rendere Finale Emilia una città sempre più calda e meno adatta a contrastare il cambiamento climatico. Le radici di alberi e arbusti aiutano inoltre le acque piovane a penetrare nel terreno, evitando durante le bombe d’acqua, gli allagamenti a cui ormai dovremo abituarci, e favorendo il riempimento delle falde sotterranee, che sono l’unica soluzione per ovviare alla grave crisi idrica a cui stiamo assistendo.
- Durante il sopralluogo che abbiamo effettuato con alcuni cittadini venerdì sera, nessun albero presentava marcature o segni di riconoscimento che possano aiutare i tecnici ad individuarli per poi rimuoverli.
Come consiglieri comunali, che hanno delega dai cittadini, è nostro diritto avere la documentazione atta alla nostra attività. Inoltre è nostro dovere tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini. Per questo ci siamo avvalsi anche del nostro diritto di comunicare alla cittadinanza le nostre perplessità, all’insegna della partecipazione civica e della trasparenza delle amministrazioni pubbliche. Il diritto alla salute della nostra comunità è legato a filo doppio con la tutela e la cura anche del nostro patrimonio verde.
Ci impegneremo nel controllare come verranno svolte le operazioni di rimozione degli esemplari secchi sperando che non venga toccata e danneggiata la vegetazione circostante o alberature sane.
Sarà nostra cura tenere informati i cittadini e pretenderemo che il progetto di compensazione venga effettuato nei migliori dei modi.
Intanto, noi giovani consiglieri di opposizione, non meno titolati di chi naviga la politica da anni e con qualche annetto di studi sulle spalle abbiamo già ottenuto un incontro con l’amministrazione e gli agronomi aperto a tutta la cittadinanza domani alle 15.00 presso Campo Masi.
NON MANCATE!!!!
Si ringraziano i cittadini che ci hanno inviato messaggi di incoraggiamento e l’Osservatorio civico “ ora tocca a noi” per la collaborazione. Grazie, Eleonora Tomasini, Mattia Veronesi e Paolo Saletti