Alice Neri, iniziata l’autopsia sui resti trovati carbonizzati nella sua auto a Concordia
Alice Neri, iniziata l’autopsia sui resti trovati carbonizzati nella sua auto a Concordia. Nella sede della medicina legale di Modena a dieci giorni dal ritrovamento del corpo nelle campagne di Fossa sono iniziate le analisi sui resti della mamma 32enne di Ravarino uscita giovedì 17 novembre per un aperitivo e mai più tornata a casa. Era stata ritrovata il giorno dopo carbonizzata nel bagagliaio della sua auto.
Obiettivo dell’autopsia è dare più risposte possibili su quello che è accaduto la donna da quando, alle 3 del mattino ha salutato il collega con cui aveva condiviso l’apericena in un bar a Concordia. Poi, le loro strade si sono divise, come ha rivelatp il fratello di Alice Neri, Matteo, l’altra sera intervenuto alla trasmissione su Rete 4 a ’Quarto grado’.
Al lavoro ci sono diversi tecnici, sia nominati dalla Procura, sia indicati dai due indagati sull’omicidio, il collega e il marito della vittima.
La prima certezza che i medici legali cercano è sull’identità del corpo ritrovato, che potrà essere data dall’esame del Dna. Poi si cercheranno segni di ossigeno nei suoi tessuti: se ci sono oppure non ci sono o c’è l’altro indica se la vittima è stata uccisa prima o dopo che venisse dato fuoco alla macchina, anche se la posizione del corpo, raggomitolato, farebbe propendere per la la prima ipotesi.
Si cercano poi segni di violenza, fratture, graffi, morsi. E di droghe. Il corpo è carbonizzato e poco potrà raccontare, ma forse quanto basta per dare un volto all’assassino che da dieci giorni gira ancora a piede libero per la Bassa
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