Alice Neri: la denuncia per molestie sul lavoro e l’ammonimento al molestatore
Una denuncia ai suoi superiori per un comportamento molesto di un collega, prontamente ammonito dall’azienda. E’ il nuovo dato che emerge nel quadro delle indagini sulla morte di Alice Neri, la mamma 32enne che venerdì 17 novembre è uscita per un aperitivo con un collega a Concordia e non ha più fatto ritorno a casa. Sul Resto del Carlino il fratello Matteo racconta che Alice era stata da poco assunta alla Wam quando un collega dello stesso reparto la palpeggiò sui glutei. La ragazza denunciò subito l’accaduto al capo reparto e per l’uomo scattò l’ammonizione. Nessun segreto, nessuno mistero: “Alice, che era una donna che non aveva certo paura a denunciare questo tipo di molestie, lo ha subito fatto presente ai suoi superiori”, puntualizza il fratello.
Non si sa se il collega manolunga sia lo stesso con cui Alice era stata vista litigare, e se sia poi stato lui a la persona che la perseguitava con messaggini e richieste di contatto indesiderate. Al momento non c’è un terzo uomo -oltre al marito e al collega dell’aperitivo – iscritto nel registro degli indagati, anche se la sua macchina è stata vista passare sul luogo del delitto in orari considerati sospetti. Potrebbero esserci sviluppi in questo senso.
Intanto, proseguono gli accertamenti sul telefonino della donna: può essere stato il killer a disattivare la geolocalizzazione del cellulare, si ragiona adesso, ma anche la stessa Alice. L’ultimo dato georilevato è stato non al bar, ma a un semaforo poco distante. E se lo ha disattivato lei, chi c’era alla guida della sua auto?
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