MIRANDOLA - “Mirandola segue con attenzione la “questione payback”: sono diversi gli imprenditori che si sono già rivolti all’Amministrazione in cerca di supporto e di risposte. Siamo a conoscenza di molti ricorsi al TAR in corso e, anche per questa ragione, sottoscriviamo il testo dell’interrogazione del consigliere regionale Michele Facci con la quale si richiede, in tempi celeri, un tavolo di confronto allargato composto da Governo, Regione e Aziende del settore biomedicale”.
E' una preoccupazione generale, quella esposta dal sindaco di Mirandola, Alberto Greco, che - attraverso una nota stampa - ammonisce sulle possibili conseguenze relative alla richiesta contenuta nella norma emanata dall’allora governo Renzi (2015) e avallata dall’allora presidente della Conferenza Stato Regioni Sergio Chiamparino (2011-2015). Un provvedimento, si legge nella nota stampa diffusa dal Comune di Mirandola, introdotto dal successore (di Chiamparino) Stefano Bonaccini che prevedeva - per il periodo compreso fra lo scorso 2015 e il 2018 – la restituzione di una quota variabile tra il 40 e il 50% delle spese sostenute oltre il tetto massimo ammesso.
“Si tratterebbe di un provvedimento che metterebbe gravemente a rischio un settore strategico e molto rilevante per il territorio locale, regionale e nazionale: si parla di un distretto che vale il 2% del Pil italiano e che ha al proprio interno migliaia di famiglie di lavoratori. In un periodo storico di particolare incertezza economico/finanziaria sarebbero a rischio posti di lavoro e questo non possiamo permetterlo”.