Payback sanitario, Negro (Pd): “Il governo deve cancellare la norma”
Polo Negro, capogruppo Pd – Liste Civiche nel Consiglio dell’Unione dei Comuni Area Nord, ha depositato oggi una mozione in cui si chiede ai parlamentari modenesi e al presidente della Regione di intercedere presso il governo affinché si riveda, o si cancelli, la norma del Payback sanitario. Secondo questa norma le imprese del biomedicale dovranno restituire oltre 300 milioni di euro delle loro commesse statali.
Tutti i parlamentari eletti nel territorio della Bassa modenese premano verso il governo per sospendere il Payback sanitario, una misura iniqua che rischia di colpire pesantemente imprese ed occupazione del Distretto Biomedicale. Lo chiede Polo Negro, capogruppo Pd – Liste Civiche nel Consiglio dell’Unione dei Comuni Area Nord, in una mozione depositata oggi.
“È necessario che la Regione Emilia-Romagna apra un tavolo di confronto con tutte le parti sociali per premere tutti insieme sul governo perché questa norma sia sospesa, radicalmente ripensata, se non archiviata”, si legge nella mozione. “Questa misura, resa operativa un mese fa con una circolare applicativa, prevede che il superamento del tetto di spesa regionale per i dispositivi medici sia anche a carico delle stesse aziende fornitrici, retroattivamente. Le imprese del nostro Distretto Biomedicale, leader nel mondo nel settore, stanno già ricevendo richieste da parte delle Regioni di pagamento del payback per le annualità che vanno dal 2015 al 2018. A cui seguiranno richieste per il successivo quadriennio. Stiamo parlando di un esborso complessivo di oltre due miliardi di euro che in misura consistente ed insostenibile graveranno sulle imprese del nostro Distretto Biomedicale, che hanno la sola colpa di aver partecipato a gare pubbliche per la fornitura di dispositivi medici, non competendo alle imprese la programmazione della spesa pubblica. Si tratta di una norma iniqua in sé, il cui impatto è insostenibile per l’intera filiera del nostro Distretto Biomedicale, già gravato dal caro-energia e dall’aumento dei costi delle materie prime. Ci preoccupa anche l’impatto sull’occupazione e che questa norma, nella denegata ipotesi che non sia ritirata, nel migliore delle ipotesi rischi di fermare gli investimenti delle imprese, dalle multinazionali alle Pmi, nella peggiore di innescare la delocalizzazione verso altri Paesi. Chiediamo in primis al governo di ritirare la norma, e ai nostri parlamentari e agli eletti tutti nei nostri collegi di farsi carico di questo grido d’allarme; ai sindaci della nostra Unione di portare questa istanza a tutti i livelli istituzionali e alla Regione Emilia-Romagna di aprire un tavolo di confronto con tutte le parti sociali per premere tutti insieme sul governo perché questa norma sia radicalmente ripensata, se non archiviata. Le imprese fanno un altro mestiere, fare ricerca, produrre e creare lavoro; è compito dello Stato, quindi del governo, finanziare questi due miliardi, e in generale la spesa sanitaria per la salute di tutti”.
- Modifiche al Codice della Strada, Golinelli e Greco (Lega): "Obiettivo ridurre i decessi e aumentare la sicurezza"
- Concordia, era fuggito all'alt schiantandosi contro la cancellata della Stazione dei Carabinieri: identificato
- Incidente a Sant'Agata Bolognese: morto 48enne modenese, due feriti
- L’arcivescovo Castellucci riceve in dono dalla questora l’olio di Capaci
- Sorgeaqua, lavori di efficientamento degli impianti anche a Finale Emilia e Massa Finalese
- Screening gratuito e uso del defibrillatore, domenica 14 aprile Lions Day a Cavezzo
- Tornei scolastici di basket, il "Galilei" di Mirandola trionfa nelle categorie Allieve e Juniores
RESTO D'ITALIA E MONDO
Sul Panaro on air
An error occurred:
The request cannot be completed because you have exceeded your quota.