L’assedio, i rastrellamenti, le torture: Concordia ricorda la rappresaglia fascista della brigata nera Pappalardo
L'assedio, i rastrellamenti, le torture: Concordia ricorda la rappresaglia fascista della brigata nera Pappalardo che culminò Il 25 febbraio 1945, davanti al cimitero, quando i fascisti fucilarono i partigiani di appena 19 anni Migliorino Frati e Realino Silvestri e Danilo Borellini.
Scrive il sindaco di Concordia Luca Prandini:
Questa mattina ho partecipato alla commemorazione della battaglia di Concordia e delle vittime della rappresaglia nazifascista del febbraio 1945 e a nome dell’Amministrazione comunale, ci tengo a ringraziare i rappresentanti delle ANPI dei diversi comuni presenti, la Sindaca di Bastiglia, Francesca Silvestri, i famigliari di Migliorino Frati, uno dei partigiani che oggi commemoriamo.
“Ci troviamo qui per commemorare il 78^ anniversario di un evento doloroso della storia di Concordia e, in particolare, della Resistenza.A metà febbraio del 1945, Concordia venne sconvolta dall’arrivo della Terza Brigata nera Pappalardo, un’unità feroce e addestrata per la lotta contro la guerriglia, che portò a un ulteriore inasprimento della repressione nei confronti dei partigiani.La notte tra il 22 ed il 23 febbraio 1945 avvenne l’assalto alla caserma della Brigata nera Pappalardo, posta nell’edificio delle ex scuole elementari. Anche se l’obiettivo di conquistare la caserma non venne raggiunto, questa azione ebbe un notevole impatto politico e la repressione della brigata nera “Pappalardo” fu violentissima.Il giorno seguente, infatti, venne dichiarato lo stato d’assedio e rastrellamenti, interrogatori, torture, si susseguono senza sosta. Il 25 febbraio, davanti a questo cimitero, i fascisti fucilarono i partigiani di appena 19 anni Migliorino Frati e Realino Silvestri e Danilo Borellini.La memoria di quell'evento fa parte della storia di Concordia e di tutta l’Italia che decise di contrastare il fascismo, una storia costituita da tante persone accomunate dalla ferma volontà di opporsi al regime. Erano uomini e donne, soprattutto giovani, che volevano un'Italia libera, indipendente e unita e che avevano impugnato le armi per ricostruire dignità e ridare libertà al nostro paese.A questi giovani e a tutti i partigiani dobbiamo la nostra riconoscenza perché sappiamo che la democrazia di oggi e la nostra Costituzione sono il frutto delle loro lotte, delle loro sofferenze e della morte di tante vittime innocenti. Noi, cittadine e cittadini di Concordia, decorata Medaglia di bronzo al valore militare, non ce lo dobbiamo mai dimenticare.Il nostro dovere e il nostro impegno, ognuno per il ruolo che ha, attraverso la testimonianza quotidiana delle nostre azioni, sono quelli di mantenere quell’esempio vivo e concreto nel nostro presente, ripensando a quelle vicende non come a un fatto passato e concluso, ma come ad un punto di riferimento capace di alimentare lo spirito di partecipazione solidale che ogni giorno siamo chiamati a rinnovare con i nostri comportamenti.Tutti noi siamo chiamati a costruire ogni giorno un Paese basato su una solida Democrazia in cui vengano tutelati i valori della nostra Costituzione. Ogni giorno siamo chiamati a fare delle scelte che devono ispirarsi alla giustizia, alla libertà, alla pace, alla difesa dei diritti di ognuno.Viviamo tempi drammaticamente complessi che stimolano in ciascuno di noi nuove riflessioni e nuove domande su come proteggere e tutelare da ogni forma di aggressione, materiale o ideale, quelle Libertà e quei Valori per cui chi ci ha preceduto si è impegnato fino all’estremo sacrificio.Tutti noi siamo parte di quella storia e siamo chiamati a dimostrare di non aver vanificato quell’impegno di tanti giovani, ai quali le nuove generazioni possono avere come riferimento, per decidere da che parte stare, essere “partigiani” degli anni duemila.Tocca a noi ora applicarli e consolidarli giorno per giorno, per ricordarli degnamente e dare frutto e sempre nuova linfa al loro insegnamento e al loro sacrificio.Anche questo è stato l’insegnamento della Presidente Anpi Concordia, Vezia Gallesi, che ci ha lasciato pochi giorni fa, e che oggi desidero ricordare per gli ideali dell’antifascismo e della Resistenza che ha trasmesso alle nuove generazioni e per la sua instancabile attività di militanza.Il suo impegno e il suo entusiasmo ci accompagneranno, insieme alla sua volontà di diffondere le idee di democrazia e pace.
Onore ai Martiri di Concordia e a tutti i caduti per la Libertà.”
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