Chiesa di San Francesco a Carpi, indagini propedeutiche al progetto esecutivo
LāUfficio Patrimonio Immobiliare della Diocesi di Carpi comunica che laĀ Commissione Congiunta regionale dellāAgenzia RicostruzioneĀ ha rilasciato il parere favorevole sul progetto preliminare di restauro post-sisma della chiesa di San Francesco a Carpi prescrivendo di avviare la progettazione esecutiva dellāintervento solo dopo unaĀ campagna di indagini conoscitive di approfondimento, al fine di realizzare un progetto āsu misuraā nel rispetto del criterio di conservazione.
Tre sono gli aspetti oggetto di indagineĀ eseguite negli ultimi mesi:
1) Lo studio del sottofondo del piano di calpestio. Questa indagine ĆØ finalizzata a rilevare e mappare eventuali anomalie riferibili a possibili cavitĆ e/o strutture nascoste, compresa la caratterizzazione dei materiali costitutivi dei primi due metri dal piano di calpestio. Gli strati sottostanti la pavimentazione della chiesa sono stati indagati in modo non invasivo con la tecnica georadar. Alcune video-endoscopie, previste dal piano delle indagini, sono state utilizzate per la verifica degli strati pavimentali.
2) La caratterizzazione della muratura di una selezione di pareti e pilastri, compresa lāidentificazione di eventuali anomalie presenti, quali ad esempio cavitĆ nascoste, e la valutazione dello stato di conservazione in termini di umiditĆ , distacchi ecc... Per analizzare le murature, visti i primi esiti delle video-endoscopie, ĆØ stato ritenuto opportuno integrare le stesse con indagini georadar estese su superfici piĆ¹ ampie rispetto ai punti di indagini localizzati.
3) La caratterizzazione delle strutture lignee della copertura della chiesa, al fine di conoscere il loro stato di conservazione.
LeĀ metodologie di indagineĀ impiegate sono tutte del tipo non distruttivo e non invasivo; la campagna di indagine ĆØ stata effettuata da personale specializzato.
La tecnica utilizzata per verificare lo stato di conservazione delle strutture ligneeĀ viene effettuata direttamente sul materiale in opera. Mediante un sofisticato strumento denominatoĀ Resistograph, lāoperatore misura la resistenza opposta dal legno alla perforazione di una punta di piccolissimo diametro. La prova citata permette la diagnosi in tempo reale, evidenziando la presenza di aree interne degradate degli elementi lignei indagati.
La tecnica per verificare sottofondi o muratureĀ si avvale del sistema Georadar (GPR), che utilizza la riflessione delle onde elettromagnetiche per lāesplorazione degli strati superficiali nel mezzo oggetto di indagine. Lo strumento che consente la rilevazione ĆØ una particolareĀ scatolaĀ dotata di antenna emittente e antenna ricevente. Lo strumento vieneĀ passatoĀ sulle superfici da indagare in profonditĆ secondo una griglia di percorso specifica e predeterminata.
Lāantenna emittente introduce nel volume da indagare impulsi di energia elettromagnetica di brevissima durata (nanosecondi). Quando questi impulsi incontrano un contatto tra materiali di diversa composizione, una parte dellāenergia viene riflessa verso la superficie, dove viene captata tramite lāantenna ricevente, amplificata e registrata per essere visibile in tempo reale e successivamente analizzata, per essere infine tradotta in grafici.
Ulteriori approfondimenti delle stratificazioni pavimentali o di murature sono effettuati mediante lāindagine diretta videoendoscopica, ovvero mediante sonda di piccolissimo diametro e lunghezza 2 metri. Lo strumento ĆØ dotato di ottiche standard frontali e ottiche di misura stereo, e di joystick per la movimentazione della sonda a 360 gradi allāinterno del foro o del vuoto esplorato. I risultati delle indagini sono immagini o filmati registrati direttamente dallo strumento impiegato.
Dalle indagini effettuate sono emersi diversi dati, che saranno impiegati dai tecnici incaricati per lāelaborazione progettuale dei lavori da eseguire.
Dalle indagini svolte con il sistema Georadar sulla pavimentazione della chiesa di San Francesco ĆØ emersa la presenza di unĀ vespaio[1]Ā su tutta la superficie indagata - confermata dalle indagini video-endoscopiche - che ha impedito la penetrazione in profonditĆ del segnale georadar, limitando lāanalisi solo ai primi 80 centimetri dal piano di calpestio, senza poter individuare la presenza di cavitĆ o strutture interrate al di sotto del vespaio. Tuttavia da queste indagini indirette sono state rilevate due zone di umiditĆ nella navata, che per la loro regolaritĆ e il loro andamento sono associabili a possibili strutture interrate preesistenti al vespaio, che fanno pensare allāabside della preesistente chiesa. La certezza di questo dato potrĆ essere acquisita tramite scavi archeologici dedicati.
Le indagini indirette e le verifiche dirette sulle pareti e sui pilastri hanno permesso di caratterizzare la tipologia delle murature analizzate e di individuare eventuali āstratificazioniā; ad esempio, i pilastri risultano costituiti da una cortina esterna piĆ¹ regolare e da un nucleo di muratura interna di mattoni disposti caoticamente. Mediante le indagini ĆØ stato possibile individuare inoltre molte altre caratteristiche, quali ad esempio zone di disomogeneitĆ , discontinuitĆ interne, la presenza di tamponamenti e la presenza dellāumiditĆ . In particolare, tutte le aree indagate mostrano la presenza di umiditĆ di risalita. La facciata della chiesa presenta una particolaritĆ nel suo stato di conservazione, in quanto lāumiditĆ non ĆØ di risalita, ma probabilmente derivante dalla pioggia battente e coincidente con la variazione cromatica visibile anche ad occhio nudo.
Le prove resistografiche sul legname della copertura, accompagnate da una accurata ispezione visiva, hanno portato ad evidenziare problematiche piĆ¹ o meno diffuse su tutta la struttura. Dallāanalisi anatomica del legname, sono state individuate tre diverse specie legnose impiegate: olmo, quercia caducifoglia e abete rosso.
Alla luce di questi ultimi risultati, lāUfficio Patrimonio Immobiliare della Diocesi di Carpi rimane in attesa dellāelaborazione del progetto esecutivo e della sua approvazione dalla struttura commissariale per dare successivamente avvio al cantiere.
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