Palazzo Municipale di Mirandola, dal cantiere emerge l’antica pavimentazione risalente al 1400
MIRANDOLA - Durante l’estate, all’interno della loggia settentrionale del Palazzo Municipale di Mirandola, in affaccio su piazza Costituente, in seguito alla rimozione del piano pavimentale esistente realizzato in lastre di marmo bianco, sono emersi gli antichi piani pavimentali. Al di sotto del pavimento, lungo tutta l’estensione della loggia, è stata infatti intercettata – a una profondità di circa 30/40 cm - una pavimentazione composita in mattoni, costituita da riquadri geometrici a diverse tessiture. In particolare, l’indagine archeologica attualmente in corso ha permesso di individuare due riquadri pavimentali con mattoni disposti a “spina di pesce”, alternati a riquadri costituiti da mattoni posati di piatto “a correre”, secondo file semplici e sfalsate tra loro. Sul lato est della loggia del Palazzo Municipale di Mirandola è stata inoltre messa in luce una sorta di passerella in mattoni disposti di taglio, probabilmente utile al passaggio di carri o cavalli.
Palazzo Municipale di Mirandola: la storia della pavimentazione
Le pavimentazioni individuate all'interno del Palazzo Municipale di Mirandola rappresentano l’originario piano di calpestio della loggia che, sulla base delle indicazioni desunte dagli scavi e dalle notizie storiche, è da riferire alla seconda metà del 1400. Le fonti cronachistiche di Mirandola attestano come, nel 1468, Giulia Boiardo, allora vedova di Giovan Francesco I Pico, diede compimento alla costruzione della loggia con l’impiego di colonne in marmo rosa di Verona, per la realizzazione della quale la cittadinanza di Mirandola fu gravata da una tassa. In realtà l’opera necessitò di minori spese rispetto a quelle preventivate, tanto che ai cittadini – caso più unico che raro – furono restituiti parte dei soldi pagati! Si tratta di importanti rinvenimenti, fondamentali per la ricostruzione della storia di Mirandola, resi possibili grazie al controllo archeologico in corso d’opera, attivato dal comune di Mirandola, sotto la supervisione della Soprintendenza.“I ritrovamenti sono avvenuti in conseguenza ai lavori di rimozione di pavimento e sottofondo, necessari alla realizzazione di un cordolo, perimetrale al loggiato, di collegamento all’edificio - per migliorare la risposta strutturale - e per lo scavo di una trincea finalizzata al passaggio delle tubazioni per l’allaccio al teleriscaldamento. Immaginavamo che queste attività ci avrebbero restituito importanti testimonianze del passato, così come già accaduto l’anno scorso durante il cantiere del nuovo Polo culturale, all’ex convento di San Francesco, con il ritrovamento di un sepolcreto risalente al basso medioevo, e ora si stanno valutando le possibilità per la valorizzazione del ritrovamento. Nel frattempo il cantiere proseguirà e, grazie alla collaborazione degli archeologi incaricati e della Soprintendenza, contiamo di completare le lavorazioni nella loggia settentrionale già in autunno” ha commentato l’assessora delegata Letizia Budri.Le ricerche archeologiche sono condotte dalla ditta ArcheoModena, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza ABAPBO. LEGGI ANCHE:
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