Quando ha perso il lavoro, non si è persa d’animo e ha abbracciato la libera professione: è la medollese Nicole Panzani
MEDOLLA- Ha sempre avuto una predisposizione per le lingue straniere. Dopo aver studiato da autodidatta il Giapponese, durante entrambi i viaggi fatti nelle metropoli nipponiche si è resa conto di quanto l’aveva appreso velocemente. Persino conversare con le persone del posto le riusciva senza sforzo. E così è stato anche per l’inglese.
Al termine del liceo scientifico Nicole prosegue lo studio di entrambe le lingue ottenendo una certificazione di lingua giapponese (N4) conseguita presso l'Università Ca’ Foscari e raggiungendo il grado di inglese più alto con certificato Cambridge CPE, equivalente al madrelingua.
E mentre studiava, su varie piattaforme online offriva servizi di traduzione e redazione di testi in italiano e inglese con ottimo feedback da parte di clienti internazionali.
Dopo l'esperienza maturata presso una scuola di inglese di Mirandola chiusa a fine 2019, per motivi personali della titolare, a giugno del 2020, grazie al mio mirato percorso di studi ho deciso di continuare ad insegnare e a tradurre in un posto tutto mio. É nato così, nella mia Medolla, il mio studio linguistico”. -ricorda.
“Il contatto diretto con le persone mi permette di intercettare le loro esigenze; ed è per questo che la mia attività si esplica anche da remoto. In questo modo, posso offrire consulenze e servizi di traduzione a privati e aziende in svariati ambiti e con un’ampia flessibilità oraria” - precisa.
“Devo parte del mio successo ai miei genitori, dai quali ho assorbito lo spirito imprenditoriale e naturalmente ai miei allievi. La cosa che più mi gratifica sono i risultati che io ed i miei studenti riusciamo ad ottenere! È una gioia ed una soddisfazione incredibile ogni qualvolta ricevo un messaggio come “ho superato l’esame!” oppure “la verifica di mio figlio è andata benissimo”, ma, meglio ancora di tutti, “a mia figlia non è mai piaciuto l’inglese, ma non vede l’ora di tornare da te”. -racconta.
“Non è stato facile, ma non mi pentirò mai di questa scelta perché “Il Bardo” è il mio mondo; è ciò che desidero per me. Certo ci vuole coraggio anche perché sono sola e mi occupo di qualsiasi aspetto riguardi l’attività, ma le sfide quotidiane nutrono la mia motivazione”. -conclude soddisfatta.
Una storia davvero bella quella di Nicole; che insegna quanto l’attitudine a fare proprio un evento traumatico, sfruttandolo per ripartire, sia una scelta vincente.
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