Gioco d’azzardo, cresce nella Bassa anche per l’on line. E San Possidonio è la capitale dei gratta e vinci
MIRANDOLA, SAN FELICE, CONCORDIA, FINALE EMILIA, CAMPOSANTO, MEDOLLA, SAN POSSIDONIO, CAVEZZO E SAN PROSPERO - 136 milioni di euro nel 2022, 145 milioni nel 2023, con un aumento del 28%. Sono i numeri del gioco d'azzardo nella Bassa Modenese, almeno di quello legale tra on line e dal vero. Se si contasse anche il gioco sporco, quello illegale, si raddoppierebbe. Ma già così i numeri fanno paura: con queste cifre si potrebbe completare la ricostruzione post sisma, avviare un piano di edilizia a basso costo, aprire nuove fabbriche e dare sostegno a chi è in difficoltà. Invece questi soldi si spendono tra gratta e vinci, slot machine, macchinette, scommesse on line, superenalotto, poker virtuale.
Si vince? In concreto mai: su 2000 euro spesi ad esempio per il gioco d'azzardo on line, si lascia al banco, cioè si perdono sempre almeno 120 euro al mese. Va peggio per il gioco che sembra il più innocuo, il gratta e vinci, dove la percentuale di perdite quadruplica. Ma nessuno se ne accorge perché si ricordano solo le poche vincite invece della tante perdite.
Di quello che accade col gioco d'azzardo nei nostri paesi tra Mirandola, San Felice, Concordia, Finale Emilia, Camposanto, Medolla, San Possidonio, Cavezzo e San Prospero se ne è parlato questa mattina a San Felice in occasione della presentazione del rapporto sul tema redatto da Federconsumatori Modena.
Nella Bassa Modenese si gioca d’azzardo molto, seppur i numeri siano un po’ più bassi rispetto a zone come Carpi e Sassuolo. In proporzione al numero di abitanti, Camposanto, Concordia e San Possidonio guidano la classifica dei paesi dove i residenti spendono di più nel gioco online.
I dati dei Comuni
Prima considerazione, ci sono Comuni più problematici degli altri: Mirandola, Cavezzo e San Possidonio, quest'ultimo, in particolare, per i Gratta e Vinci. E se Mirandola e Finale sono le Las Vegas della Bassa, con le sale slot che da sole prendono più di metà del gioco d'azzardo fisico, Camposanto è la capitale di poker e scommesse sportive: per questa voce in paese si spende in media 1.868 euro a cittadino: nel paese di fianco, San Felice, la spesa media è di 497 euro pro capite. E se guardiamo al passato, ovvero al fatto che Camposanto è stato stato per anni fanalino di coda sul gioco, ci si chiede: come è possibile questa crescita?
La valutazione di Federconsumatori è che a Camposanto ci siano uno o due supergiocatori che come professionisti nell'arco di poco tempo hanno investito nel gioco d'azzardo la paurosa cifra di 5 milioni di euro. Da dove hanno preso questi soldi? Il sospetto è che, come Federconsumatori ricorda, sul gioco legale si dirottano i capitali in nero, o i proventi da attività mafiose.
I giocatori
Ma quanti sono i giocatori nella Bassa? Di quelli on line ce ne sono circa 2.700, cifra che copre sia chi fa una puntata ogni tanto fino ai professionisti dell'azzardo. In media ciascuno si gioca 20 mila euro l'anno, e le perdite medie vanno dal 1.200 ai 1.400 euro. Chi sono? Maschi adulti, dall'operaio che tornando a casa compra sigarette e schedina, tanti anziani e - chissà perchè - ragazze, che acquistano o fanno acquistare tagli di gratta e vinci di formato minore. Proprio il nuovo fenomeno del gioco d'azzardo fra i minori preoccupa. Non solo on line, ma anche nella vita reale: ci sono nonni che i gratta e vinci li regalano ai nipotini.
Il caso San Possidonio
E' la capitale del gratta e vinci della Bassa: in un anno in questo paesino si spendono più di 520 euro pro capite, il doppio della media della zona e quattro volte tanto il venduto di grattini a San Prospero. Perchè questi numeri? Qui entra in scena la scaramanzia dei giocatori: si va nelle tabaccherie considerate fortunate, e proprio qui tempo fa c'è stata una grossa vincita. La sirena della vittoria facile funziona più di qualsiasi strategia di marketing turistico.
Il comunicato stampa diffuso da Federconsumatori:
"Questo rapporto di Federconsumatori Modena, voluto dai nove Comuni dell’Area Nord modenese, cerca di affrontare il tema dell’azzardo e della sua forte crescita generale, declinandola a livello locale. Esaminiamo qui non soltanto i numeri locali delle diverse forme di azzardo, nella loro serie storica, contestualizzandoli nei dati nazionali e regionali, ma cerchiamo di interpretarli nel contesto economico e sociale del territorio. Nel 2019 il giocato complessivo, fisico e online, nei comuni dell’Area Nord si attestava a 125,6 milioni di euro. Dopo due anni attraversati da importanti riduzioni, portate dalla pandemia (la chiusura delle sale per sei mesi sia nel 2020 che nel 2021), il 2022 vede nelle nostre stime una significativa crescita. La raccolta complessiva dei giochi d’azzardo nel 2022 è infatti stimabile in 135,80 mln di euro, con una crescita del 27,9% rispetto all’anno precedente. La gran parte dell’incremento del giocato complessivo stimato per l’annualità 2022 è determinata dalla crescita della raccolta dei giochi fisici, i cui incassi lordi sono destinati a ritornare nel breve periodo ai valori pre-pandemia. Per il 2023 si stima un ulteriore incremento del volume di giocate complessive (fisico e da remoto) che potrebbe sfiorare, nell’Area Nord, i 145 milioni di euro (il 45,2% derivanti da gambling online). Il report propone un focus sui giochi online e sul Gratta&Vinci. Durante l’annualità 2022, nei nove comuni analizzati, sono stati giocati online 51,59 milioni di euro (+5,9% rispetto al 2021), valore quasi raddoppiato dal 2019, quando la raccolta da remoto ammontava a 26,65 milioni di euro. Durante il biennio pandemico 2020/21, complice anche la chiusura per quasi 12 mesi delle sale gioco, il volume lordo del gaming online dell’area nord del territorio modenese è incrementata del 53,5%. I giocatori effettivi del gaming online residenti nell’area nord modenese sono stimabili in 2.700 unità con una quota giocata media mensile di 1.590 euro (quasi 20.000 euro all’anno). Il banco, poi, mediamente si accontenta di una posta inferiore rispetto ai giochi fisici: meno di 6 euro ogni 100 giocati. La cifra complessiva ritornata nelle tasche dei giocatori residenti nei nove comuni analizzati nel 2022, per il gaming da remoto, corrisponde a 48,57 milioni di euro, pari al 94,15% dell’ammontare complessivamente giocato.
Una ulteriore considerazione che facciamo sui dati del distretto è che non esistono numeri uniformi in questa area e la media di quanto giocato comprende realtà dai dati preoccupanti e altre dai dati molto al di sotto delle medie. E’ necessario partire da qui per evitare letture tranquillizzanti rispetto ai numeri medi, che va però detto sono significativamente inferiori alle medie provinciali, regionali e nazionali.. Sono tre in particolare i Comuni in “crisi d’azzardo”, almeno per ciò che concerne l’online: Camposanto, Concordia e San Possidonio, mentre altri due, Mirandola e Cavezzo, registrano numeri superiori alla media dell’Area Nord. A questi si aggiungano i dati anomali, nuovamente, di San Possidonio, per ciò che riguarda il Gratta&Vinci. La maggior parte del giocato, in tutta l’area, proviene dalle AWP e VLT, cioè dalle “macchinette”. La tendenza del 2022/23 è quella del recupero dei dati preCovid, dopo un 2020/21 di forte arretramento. All’epoca si registrava nel gioco fisico complessivo un “investimento” nell’azzardo fisico di oltre 105 milioni di euro, 13 milioni dei quali nel Gratta&Vinci, che non subì restrizioni nei due anni successivi. La geografia distributiva trai nove comuni risentiva in modo importante della presenza di sale slot, con Mirandola che da sola assorbiva un terzo delle giocate dell’Area, seguita da Finale, vicina al 20%. Fanalino di coda Camposanto, dove sono presenti solo macchinette nei bar. Tornando al gioco online nell’Area Nord come detto i numeri sono fortemente diversificati. Il poker, le scommesse sportive online, ad esempio, vedono un rapporto 1:4 tra San Felice (497 euro pro capite per abitante 18/74 anni) e Camposanto (1868 euro). In mezzo i complicati dati di Concordia e San Possidonio".
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