Alla Casa della Comunità di Finale Emilia apre l’ambulatorio chirurgico
FINALE EMILIA- Un nuovo servizio, presidio di prossimità per il territorio di Finale Emilia. Da mercoledì 6 marzo, infatti, alla Casa della Comunità di Finale apre l’ambulatorio chirurgico, grazie alla disponibilità dell’équipe di Chirurgia dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola diretta dal dottor Stefano Sassi.
L’ambulatorio chirurgico, che segue quello pneumologico attivato sempre a Finale Emilia nelle settimane scorse, effettuerà prime visite prenotabili a CUP su prescrizione del medico di medicina generale, controlli e medicazioni per i pazienti residenti nell’area del finalese operati a Mirandola, e consulenze per il Centro di Assistenza e Urgenza (CAU) di Finale. Posto al secondo piano della struttura, l’ambulatorio sarà attivo una volta a settimana, al mercoledì.
L’apertura del nuovo servizio è un segnale dell’importante crescita che il reparto mirandolese sta vivendo, con dati più che positivi: nel 2023 lo staff medico e infermieristico ha eseguito 1.280 interventi, con un incremento del 12% rispetto ai precedenti 12 mesi, periodo che aveva a sua volta fatto registrare un consistente aumento sul 2021.
Uno sviluppo trainato anche dal consolidamento dell’organico, con la recente acquisizione di due specialisti: in particolare nel 2023 sono stati eseguiti 670 interventi chirurgici in regime ordinario e di day hospital, di cui 74 urgenze; 404 le operazioni in regime ambulatoriale al Santa Maria Bianca, a cui se ne aggiungono altre 206 effettuate sempre dallo staff mirandolese sfruttando la piattaforma chirurgica della Casa della Comunità di Castelfranco Emilia, per un totale di 610.
La produzione ospedaliera aumenta, dunque, e in parallelo la Chirurgia guarda anche al territorio, con l’avvio del nuovo servizio a Finale Emilia che porterà vantaggi nella risposta di assistenza ai cittadini di Area Nord.
“Un altro tassello si aggiunge ai servizi della Casa della Comunità di Finale Emilia – spiega Annamaria Ferraresi, direttrice del Distretto di Mirandola – che si sta confermando sempre più un polo di alto livello grazie a professionalità e competenza degli operatori. Stanno cambiando i bisogni di salute della popolazione, sempre più anziana, e la sanità mirandolese si attrezza per avvicinarsi ai luoghi di vita delle persone. Un ringraziamento al dottor Sassi e al suo staff per la disponibilità che ha consentito l’avvio di questo nuovo servizio”.
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