Cispadana, il Coordinamento: “Il futuro non passa per un’autostrada costosissima che nasce obsoleta”
Comunicato stampa del "Coordinamento cispadano NO autostrada – SI strada a scorrimento veloce":
"Per capire davvero come stanno le cose sul fronte Autostrada Cispadana è sempre bene leggere i giornali trentini (vedi articolo L'Adige del 18 giugno 2024) che affrontano il tema liberi dalla propaganda emiliana. Si apprende così dalla stessa Autobrennero che i costi, oltre ad una evoluzione normativa del Partenariato Pubblico Privato (PPP) da 7,2miliardi, su cui si basa la proposta di finanza di progetto presentata da Autobrennero al Ministero dei Trasporti, sono destinati a crescere, e con essi i costi per l’Autostrada Cispadana e la Bretella Campogalliano-Sassuolo. Che, lo ricordo, scrive Stefano Lugli - non sono contenuti nella proposta di PPP (primo messaggio agli “attendisti” cronici). Si legge anche che la pubblicazione della gara europea per il rinnovo della concessione di gestione della A22 è attesa per la fine 2024, e che, tra gara e verifiche, si ipotizza, ad essere ottimisti, un altro anno di tempo che ci porta all'aggiudicazione della nuova concessione a fine 2025/inizio 2026.
Sempre che la nuova Commissione europea non intenda, come la precedente, vederci chiaro nel diritto di prelazione a favore di Autobrennero previsto nella gara e già sotto osservazione. Nell’articolo si legge anche che Autobrennero investe sempre più nel ferro, con il 2° tunnel ferroviario del Brennero e alla luce dell’allargamento del canale di Suez che favorirà la portualità mediterranea, con gli investimenti nella rete ferroviaria (vedi controllate Rtc, In Rail e Lokomotion Gmbh diventando uno dei principali vettori europei con 240 milioni di fatturato e oltre 800 dipendenti) e per muovere direttamente su treno le merci da e per il porto di Ravenna e non solo (secondo messaggio). Questo ci dice che Autobrennero è uno strumento al servizio del territorio, e non necessariamente solo un gestore di autostrade. Alla luce di questi elementi penso sia chiaro che l’apertura dei cantieri per l’Autostrada Cispadana a metà 2025, come indicato dalla Regione a ridosso delle recenti elezioni quando convocò una strumentale Conferenza dei servizi, sia irrealistica. E penso sia chiaro che il futuro non passa per un’autostrada costosissima che nasce obsoleta prima ancora di essere realizzata. Finite le elezioni e la campagna elettorale i nuovi e vecchi Sindaci dei territori attraversati dalla Cispadana hanno la possibilità e il dovere di mettere una pietra tombale su questa opera faraonica e irrealizzabile. Il completamento dei tratti di strada cispadana a scorrimento veloce già realizzati resta sempre la soluzione più veloce, più economica e più sostenibile, insieme ad una intelligente strutturazione intermodale, per dare a bassa modenese e alto ferrarese la viabilità che si meritano e le servono. Tutto questo, le difficoltà di procedere sul tema autostradale con costi e tempi indefinibili mentre Autobrennero già oggi procede speditamente nel comparto ferroviario, è un chiaro messaggio a tutti quegli “attendisti” del “ .... se fra un anno....” ma che poi non si traduce mai in atti concreti da svariati anni".
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