Quei giorni di Anna e i bimbi a San Felice sul Panaro, prima della morte per mano assassina
SAN FELICE SUL PANARO - Oggi sarebbero dovuti partire per il mare, il mare di Cervia che non sarà il più bello del mondo ma che per due fratellini di due e tre anni che a casa vivono qualcosa che sarebbe diventare l'inferno, sembra il Paradiso. Erano felici, felicissimi i due piccoli, di stare in spiaggia con la loro mamma, quella super donna che lavorava e studiava, che faceva la spola fra tre paesi, l'Italia, l'Austria, la Bielorussia, sempre con loro, una cosa sola.
E invece adesso mamma non c'è più. Anna, non c'è più. Anna Sviridenko, 41 anni, medica, che in una foto di amici la vediamo sorridere timida, testa bassa, mentre su una tavola di quelle della festa guarda i suoi bimbi - meravigliosi - che le sorridono e ne contendono gli sguardi d'amore.
Il suo cadavere l'ha portato lunedì ai Carabinieri suo marito, Andrea Paltrinieri, coetaneo ingegnere prestato all'azienda di famiglia, che lo ha messo dentro al portabagagli, una corda stretta al collo. La donna sarebbe stata strangolata con una cintura, la testa era coperta da un sacchetto di plastica
Paltrinieri l'avrebbe uccisa a Modena, le avrebbe stretto la corda al collo nella casa dei nonni dove lei aveva portato i bimbi come pensava giusto che si dovesse fare, partita da San Felice sul Panaro che era la sua casa quando, una settimana no e due si, faceva la spola con Innsbruck dove aveva lo studio medico. La scelta di vivere qui era proprio per garantire una sorta di normalità ai piccoli pur nella separazione, non allontanarli troppo dai nonni paterni, farli vedere il giusto dal padre; l'aiutava la madre, la nonna bielorussa dei piccoli che spesso veniva a San Felice.
Questo atto di generosità ad Anna è stato fatale. Si era anche trovata un lavoro all'Università a Modena, era qui ricercatrice in Radiologia, per far quadrare i conti e gli impegni
Il Tribunale proprio l'altro giorno aveva stabilito che i bimbi, pur con affido condiviso, avrebbero potuto andare a vivere con la madre, in Austria, dove lei aveva uno studio e una solida carriera medica.
Era venuta a dirglielo, ma è scattata la violenza assassina.
Ora restano una mamma e una sorella disperate, a Minsk, che la tragedia l'hanno imparata dai giornali e che sono rallentate da problemi burocratici, ma presto, forse oggi stesso, arriveranno in Italia. I bambini non sono a San Felice, per esclusione si suppone siano dai nonni paterni a Modena; gli amici di Anna a San Felice che viveva nella piccola e forte comunità del condominio della Società Operaia di via Galeazza, sono sotto shock e addolorati.
Scrive un vicino di casa, Davide Calanca:
La donna, mamma di X e Y barbaramente uccisa a Modena questa domenica è la nostra amica di famiglia da vent'anni e vicina di casa Anna Sviridenko.Abita a San Felice in via Galeazza.Io, la mia famiglia e i vicini siamo devastati.

Fiori davanti al comando dei carabinieri di via Pico della Mirandola a Modena dove ieri sera Andrea Paltrinieri ha suonato con il cadavere della moglie del bagagliaio del furgone.
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