Dal 22 agosto al 16 settembre torna la Festa de l’Unità provinciale di Modena all’Ippodromo
MODENA - Casa Emilia: questo il nome della nuova edizione della Festa de l’Unità provinciale di Modena che si svolgerà da venerdì 22 agosto fino a lunedì 16 settembre nella sede dell’ Ippodromo di via Argiolas. Una seconda edizione negli spazi dell’Ippodromo che, presentata questa mattina in conferenza stampa dal tesoriere della Federazione Stefano Vaccari, dal responsabile della Festa Marcello Mandrioli e dal responsabile del programma politico Alberto Bellelli, si presenta ricca di novità: a cominciare dai parcheggi, con richieste di ampliamento degli spazi su ambo gli ingressi di via Argiolas che via Ragazzi del ’99.
Una manifestazione che cresce anche negli spazi gastronomici che, oltre a confermare quelli dello scorso anno, vedranno una novità gestita dai volontari del Frignano e specificatamente dedicata ai giovani. Aumentano anche i punti spettacolo, con un nuovo palcoscenico che si aggiunge all’Arena, per dar modo di fruire di ancora più eventi. Da segnalare poi il grande ritorno del liscio, proprio per caratterizzare la Festa come un appuntamento trasversale, dedicato a tutte le fasce d’età. Particolare attenzione è stata poi posta allo spazio che ospiterà i dibattiti politici, posto sulla collinetta prospiciente la pista, e che sarà dedicato a Giacomo Matteotti, in memoria del centenario della morte del leader socialista assassinato dai fascisti nel 1924.
Ricca la proposta di spettacoli, che saranno aperti, nella prima serata del 22 agosto, da Moni Ovadia e Aldo Cazzullo con ‘Il grande romanzo della Bibbia’, senza dimenticare la musica, con il concerto dei Modena City Ramblers il 30 agosto e un intervento di Gianrico Carofiglio, sul tema della felicità, il 7 settembre, soltanto per fare alcuni esempi. Per quanto riguarda le mostre, curate da Raffaele Caterino, saranno tre: sui 100 anni de l’Unità, sui 40 anni dalla morte di Enrico Berlinguer, e sul disegnatore Sergio Staino, padre, tra gli altri, di ‘Bobo’. Anche i tre sindacati – CGIL, CISL e UIL – avranno, quest’anno, spazi dedicati all’interno dello spazio della Festa.
“Più in generale – commenta Stefano Vaccari – questa edizione sarà una Festa che si terrà in un’estate di militanza e mobilitazione, sia in vista del voto regionale di novembre, che delle tante battaglie che il Partito Democratico sta portando avanti a livello nazionale, come la raccolta firme per il referendum sull’autonomia differenziata, la legge di iniziativa popolare sul salario minimo, il tema della sanità, per sostenere la legge Schlein per destinare il 7,5% del PIL alla sanità pubblica, e ancora la campagna del 2x1000, che vede il PD primo partito in Italia per raccolta. All’ingresso della Festa sarà collocato uno spazio dedicato per tesserarsi e firmare per sostenere le varie iniziative. Ci tengo a ringraziare il segretario uscente Roberto Solomita, e tutta la sua Segreteria, per l’importante lavoro fatto, che ci consente di non partire da zero, ma anzi puntare a migliorare i già buonissimi numeri dello scorso anno, quando si sono registrati 30mila coperti e superato il milione di euro di incassi".
Un’organizzazione complessa, per la quale si è già all’opera da settimane e che non sarebbe possibile senza il contributo del popolo democratico, come sottolinea Marcello Mandrioli: “Sento davvero molto entusiasmo intorno alla Festa, e voglia di partecipare, sia da parte dei volontari storici che di giovani che per la prima volta si affacciano alla vita politica e di partito. Vorrei ringraziare tutti, sia coloro che ci stanno aiutando in queste settimane, frenetiche e cruciali, prima dell’inaugurazione, sia le volontarie e i volontari, oltre 300, che terranno aperta la Festa in tutte le giornate previste".
Sul programma degli incontri politici, Alberto Bellelli: “Quello della Festa sarà un momento molto particolare anche per la campagna elettorale delle regionali, per sostenere Michele De Pascale, che ovviamente sarà presente, così come Stefano Bonaccini e la Segretaria nazionale Elly Schlein, Nicola Zingaretti e molti altri dirigenti nazionali. Affronteremo molti temi centrali per la vita del nostro territorio e del Paese nel suo complesso, dalla sanità al welfare, dalla sostenibilità economica e ambientale al lavoro, dal rapporto tra istruzione e nuovi saperi fino all’autonomia differenziata. Non potrà mancare, purtroppo, anche una riflessione sui conflitti che si agitano alle porte dell’Europa. A mettere in circolo idee, prospettive e stimoli saranno docenti universitari, assessori regionali, sindacati e associazioni di categoria, attivisti e intellettuali. Le giornate della Festa rappresenteranno insomma un vero e proprio laboratorio politico e programmatico per il popolo del centrosinistra. Senza rinunciare a qualche sorpresa, come il dibattito sulla spiritualità tra il teologo Vito Mancuso e alcuni esponenti del mondo della politica”.
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