Politici nel pallone
Di Andrea Lodi
Lorenzo Fontana con un abile mossa, corre lungo l’emiciclo, scarta il burocrate di turno, assistito da Antonio Conte che accoglie la proposta di legge e la passa a Matteo Renzi. Nel frattempo Elly Schlein con un poderoso allungo si avvicina sempre più alla meta. Matteo Renzi, incoraggiato dall’allenatore Ignazio La Russa, la vede, con un lancio perfetto le consegna il documento. Elly Schlein raggiunge l’agognato obiettivo: è gol. La Legge è passata. A beneficio di tutti i cittadini.
Le cose non sono andate esattamente così. Martedì 16 luglio all’Aquila, si è disputata la partita del cuore tra cantanti e politici. Un evento sportivo di beneficenza organizzato per raccogliere fondi da destinare all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e all’Ospedale San Salvatore dell’Aquila.
Un evento che ha visto in campo, tra i politici, uno schieramento composto da parlamentari di diverse fazioni. Tra gli altri, Lorenzo Fontana della Lega, Antonio Conte del M5S, Matteo Renzi di Italia Viva, Elly Schlein del PD, Giancarlo Giorgetti della Lega, Barbara Floridia del M5S, Anna Ascani del PD, Matteo Richetti di Azione e Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia, in veste di allenatore.
I politici giocatori si sono profusi in momenti di grande compattezza, condivisione e gioia. Addirittura dopo il gol della Schein, su assist di Matteo Renzi, un lungo e caloroso abbraccio li ha visti protagonisti.
Il gioco del calcio in effetti ci insegna tante cose. Una in particolare, la più importante: fare gruppo, al fine di raggiungere un obiettivo comune. Condiviso da tutti.
Nel mondo della politica le cose non funzionano così. L’alto tasso di litigiosità, perpetuata con l’appoggio dei media, espressione di divisioni profonde e di interessi spesso individuali, impediscono il raggiungimento di obiettivi comuni, impediscono di occuparsi del benessere dei cittadini. I quali, sfiduciati, si allontanano sempre più dalla vita politica. E’ bene ricordare che alle ultime elezioni del settembre 2022 ha votato il 64% degli aventi diritto. La percentuale più bassa della storia repubblicana. Nel 1953 l’affluenza fu del 93%.
Un momento di scambio di opinioni in Parlamento
“Alla vita politica occorrono donne e uomini capaci di pensare in grande, di osare per uno scopo giusto, di pagare il prezzo anche a livello personale per il conseguimento di un fine che valga la pena per il bene comune. C’è bisogno di protagonisti capaci di misurarsi costantemente con l’esigenza dei giudizi etici, promuovendo con il massimo impegno la dignità della vita di tutti, unendo al soddisfacimento dei bisogni materiali la cura delle esigenze spirituali”. E’ quanto affermava nel lontano 1919 don Luigi Sturzo, fondatore del Partito Popolare Italiano.
Caro don Luigi Sturzo, le cose non andarono esattamente così nel lontano 1919. Il Paese non seppe ascoltarti e scivolò verso la deriva totalitaria. Forse a noi, dopo poco più di un secolo, basterebbe che i nostri politici dedicassero un po’ più di tempo al gioco del calcio.
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