Taglio dei fondi per la disabilità, si dimette la consigliera Elena Bignardi di Concordia
Taglio dei fondi per la disabilità, a Concordia si dimette la consigliera Elena Bignardi, dopo l‘annunciato taglio delle risorse per tutti i Comuni Ucman. Ecco la lettera di dimissioni da Capogruppo della Lista Civica Per Concordia (che fa opposizione alla Giunta di centrosinistra) che la consigliera ha inviato domenica pomeriggio con effetto immediato
Buongiorno, con questo comunicato sono a presentare le mie dimissioni immediate da Capogruppo e la conseguente uscita dalla Lista Civica Per Concordia.Ho creduto fortemente in questa esperienza, chiedendo ripetutamente il confronto e lo scambio di informazioni con i Consiglieri comunali del mio gruppo. Non sempre questo è avvenuto, soprattutto nell’ultimo anno.Il ruolo di Capogruppo è anche quello di coordinare il gruppo dei consiglieri e per farlo bene, la premessa necessaria è il confronto, è essere messi al corrente delle scelte che i componenti della coalizione si trovino ad affrontare per potere decidere insieme, volta per volta, che strada intraprendere.Prendo atto che purtroppo ciò non sempre è avvenuto, nonostante svariate sollecitazioni, mettendomi davanti spesso a scelte compiute in altre sedi, prima di tutto in Ucman, senza che io fossi minimamente informata e interpellata.L’episodio che per ultimo mi porta a compiere questa scelta è l’aver appreso tardivamente, da parti terze, solo dopo che era già stata presentata la proposta in Ucman, anche da parte di Lista Civica Per Concordia, il taglio dei fondi al sostegno alla disabilità, settore in cui io stessa lavoro e di cui ben conosco le criticità. Settore in cui già ora le risorse risultano insufficienti.Appoggiare questa decisione sarebbe tradire i miei stessi principi, l’impegno che con dedizione ho sempre perseguito nella mia vita, quello dell’inclusione e del sostegno ai ragazzi e bambini più fragili. Si potevano valutare altre scelte per far quadrare il bilancio, andando a colpire settori non necessari e prioritari come il sostegno alle famiglie e ai bambini-ragazzi con bisogni speciali. Il non essere consultata e informata, il trovarsi a mettere “la faccia” come Capogruppo senza essere minimamente d’accordo e interpellata, fa sì che personalmente non veda altra soluzione che le dimissioni, in quanto con queste premesse non mi è assolutamente possibile svolgere il mio ruolo.Elena Bignardi
sulPanaro.net - Testata Giornalistica registrata al Tribunale di Modena aut. 20/2017
Seguici su Facebook: