Genitori no mask alla manifestazione, i figli mandati via dalle loro scuole
MODENA – I genitori sono convinti no mask e lo hanno detto pubblicamente, anche andando a una manifestazione di protesta senza mascherina. Il padre è, inoltre, uno dei due modenesi denunciati per molestie nei confronti del governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini Ma avendo firmato un patto di corresponsabilità con le scuole dei loro figli è scattata la dimissione dei bimbi, per la trasgressione dell’accordo con la scuola. E’ quanto accaduto in un nido e in una scuola d’infanzia di Modena, dopo che mamma e papà erano stati visti partecipare ad una protesta in piazza senza indossare la mascherina. Il rispetto del Patto di Corresponsabilità reciproco, rivisto e aggiornato per l’emergenza da Covid-19, è indispensabile per non mettere a rischio la salute dell’intera comunità scolastica, si legge nel comunicato stampa del Comune di Modena. La mancata sottoscrizione del Patto implica l’impossibilità di iscriversi al servizio educativo o scolastico e, allo stesso modo, una grave violazione implica l’allontanamento dal servizio.
Il mancato rispetto del Patto di responsabilità da parte del genitore, per altro accertato dalla Polizia locale e segnalato con preoccupazione all’amministrazione comunale dalle famiglie di altri bambini frequentanti gli stessi servizi educativi, oltre che dai gestori delle strutture che hanno recepito il Patto di corresponsabilità nel Regolamento del servizio, ha determinato il procedimento di dimissione dei due figli.
Il Patto impegna, infatti, gestori e famiglie a adottare anche una serie di indicazioni, concordate e sottoscritte da entrambe le parti a inizio anno scolastico, per garantire l’osservanza delle misure straordinarie finalizzate a prevenire il contagio e salvaguardare la salute di tutti. È pertanto innanzitutto una garanzia per la salute dei singoli bambini, di tutta la comunità scolastica e più in generale della collettività.
Non rispettare le regole anti-Covid, quale il mancato uso della mascherina in una situazione dove è richiesta (come documentato nel caso specifico da un verbale di Polizia locale oltre che da documentazione fotografica diffusa a mezzo stampa), è una violazione delle norme nazionali che disciplinano le misure emergenziali e precauzionali per il contrasto alla pandemia, e una chiara violazione del Patto di Corresponsabilità. Nel documento, il genitore, “consapevole che in età pediatrica l’infezione è spesso asintomatica o paucisintomatica, e che pertanto, dovrà essere garantita una forte alleanza tra le parti coinvolte e una comunicazione efficace e tempestiva in caso di sintomatologia sospetta”, dichiara tra l’altro “di impegnarsi ad adottare, anche nei tempi e nei luoghi della giornata che il proprio figlio non trascorre a scuola, comportamenti di massima precauzione circa il rischio di contagio”.
Il Patto di corresponsabilità reciproca è inoltre parte integrante del Protocollo Salute e Sicurezza nidi d’infanzia e micronidi (0-3 anni), scuole dell’infanzia (3-6 anni) e Servizi Integrativi, allegato al Documento di Valutazione dei Rischi, che il gestore è tenuto a far rispettare.
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