Giorgio Cavazzoli:” Ci sono ancora martiri di serie A e di serie B?”
MIRANDOLA- “E’ inaccettabile che il sindaco di una città come Carpi si permetta di attaccare un collega, accusandolo di non essere sufficientemente sensibile alla “tragedia” e al sacrificio di tante donne e uomini che hanno subito violenza e sono stati barbaramente uccisi durante la seconda guerra mondiale”- con queste parole Giorgio Cavazzoli, presidente del Consiglio dell’UCMAN (Unione Comuni Area Nord) e consigliere Comunale di Finale Emilia commenta, in una nota stampa, la lettera che il primo cittadino carpigiano ha inviato al sindaco di Mirandola in merito alla “polemica” sulla condotta di Alberto Greco durante le celebrazioni del 25 aprile.
“Ricordo al sindaco Bellelli che, nel novembre scorso, il Consiglio dell’UCMAN ha deliberato a maggioranza una mozione nella quale s’impegnava a intitolare una via, una piazza, una sala “comunale” alla martire delle foibe Norma Cossetto– continua Cavazzoli- Un sindaco dell’Unione, nonostante la mozione fosse “operativa” e deliberata, ha scritto che si rifiutava di intitolare alcunché alla “martire” mentre avrebbe dedicato una Via del suo comune al partigiano cattolico Ermanno Gorrieri”.
“Bene continua la politica dei due pesi e deu misure, la politica dell’odio, nella quale ci sono martiri di serie A e martiri di serie B”.
“Auguriamoci che tutto possa chiudersi con le scuse del sindaco Bellelli al sindaco Alberto Greco- conclude la nota- che ha solo esercitato il diritto di essere libero!”.
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