Mirandola, la polizia locale scopre animali destinati alla macellazione clandestina
MIRANDOLA- Ben 10 le pecore e le capre destinate alla macellazione clandestina: erano tenuti in condizioni assolutamente inidonee, senza alcuna osservanza delle disposizioni di legge in materia.
Nessuno documento oltretutto ne certificava la provenienza.
L'intervento puntuale degli operatori della polizia locale presidio di Mirandola ha provveduto a portare in salvo gli animali e ad affidarli in custodia. Soddisfazione da parte dell’assessore alla Sicurezza del Comune di Mirandola, Roberto Lodi: “Sono i giorni in cui la comunità islamica celebra la Festa del Sacrificio. Ragione per cui si è optato, nell’azione di presidio del territorio ai fini della sicurezza, di attenzionare anche questo particolare momento con l’obiettivo di evitare situazioni come quelle accadute lunedì 19 e martedì 20 luglio. La collaborazione dei cittadini è stata fondamentale: segnalando appunto quanto stava accadendo hanno permesso l’intervento degli operatori di polizia locale che hanno posto così fine a quella che a tutti gli effetti si è rivelata una violazione delle norme in materia. Sia chiaro, pieno rispetto per ogni fede religiosa, ma le regole dello stato italiano ci sono e vanno rispettate da tutti.” Gli episodi in questione sono due: uno è accaduto lunedì 19 luglio nella frazione di Gavello, l’altro martedì 20 luglio in località Tre Gobbi. Nell'episodio del 19 luglio diversi cittadini, sentendo gli animali lamentarsi fortemente da qualche ora, non hanno esitato ad avvertire la polizia locale, che si è recata immediatamente sul posto, provvedendo ad attivare l’Ausl. Gli agenti durante il sopralluogo hanno rinvenuto 6 animali (2 pecore e 4 capre) sotto i 18 mesi, all’interno di un piccolo scantinato attiguo all’abitazione, pronti per essere macellati clandestinamente in violazione di qualsiasi norma igienica. I proprietari degli animali, identificati dagli operatori, non hanno saputo indicarne la provenienza, perché privi dei documenti di tracciabilità e trasporto. Quindi si è provveduto al sequestro amministrativo fiduciario di capre e pecore per affidarli in custodia. Più meno analogo quanto accaduto martedì 20 luglio a Tre Gobbi, con la differenza che gli animali erano 4 (3 agnelli e 1 capretto) e tenuti in uno scantinato all’interno dell’abitazione. Come a Gavello risultava sconosciuta la provenienza, in quanto i proprietari erano sprovvisti dei regolari documenti di trasporto e di tracciabilità oltre al mancato avviso all’Ausl. “Si è trattato di due chiari episodi in cui la violazione delle norme è risultata palese – afferma l’assessore Lodi - Come pure se si fosse portata a termine la macellazione, il sicuro mancato rispetto delle dovute e necessarie disposizioni igienico sanitarie. Un fatto, che di per sé, date le modalità in cui viene perpetrato, non è tollerabile. Bene dunque l’operato della Polizia Locale, prontamente intervenuta dietro la collaborazione di cittadini attenti. La sicurezza passa in primo luogo il rispetto delle regole e della legge. Rispetto a cui sono tenuti tutti, compresi chi ha usi e tradizioni differenti".
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