Camposanto, degrado al condominio Aurora: “Cambiato il sindaco, restano i problemi. Ci sentiamo abbandonati”
CAMPOSANTO- “Le scrivo perché ormai siamo arrivati alla disperazione“- comincia così la mail inviata alla nostra redazione da un residente storico del condominio Aurora, in via Roberto Giannotti, a Camposanto.
Una dolente testimonianza più che una denuncia che porta alla luce una situazione allarmante di degrado urbano e sociale: a due passi dal centro di Camposanto.
Si, perché non sono soltanto le condizioni impietose dello stabile e delle aree verdi circostanti a preoccupare, ma anche e soprattutto la difficile convivenza di culture diverse: resa ancora più complessa dalla pressoché totale latitanza, secondo la residente, dell’Amministrazione camposantese e di chi dovrebbe vigilare sul rispetto delle regole imposte da Acer.
“Negli anni per ogni appartamento che si svuota, il Comune mette una famiglia di marocchini: per esempio nella mia scala su undici appartamenti solo tre sono occupati da italiani- scrive il residente – ma il problema non è l’etnia dei condomini, il problema sono il Comune e l’Acer :perché anche se a parole dicono di fare, con i fatti ci hanno abbandonati”.
“Qui non esistono regole condominiali, anche se abbiamo un amministratore: in tanti non pagano le spese condominiali, non si pulisce, il giardino è ridotto in uno stato di sporcizia che fa paura. Sono anni che faccio casino con l’Amministrazione comunale, anche con la sindaca precedente (Antonella Baldini) che ha partecipato a una riunione di condominio. Cambiato il sindaco, rimasti i problemi– prosegue la mail- Deve sapere che nei condomini Acer ci sono delle regole, imposte proprio da acer, che se non rispettate comportano la perdita dell’alloggio. Qui le stanno violando tutte, ma non succede proprio niente. Un esempio: il mese scorso avete fatto un piccolo articolo con delle foto su questa situazione, ebbene le persone che avevano messo fuori tutto quel ferro è gente che da anni lo raccoglieva, depositandolo in giardino. E poi, ogni tanto, veniva un camion a ritirare. Quando ho fatto notare all’ Amministrazione comunale precedente e a quella attuale che comunque era una attività in nero, non hanno battuto ciglio”.
E non è finita qui: “A giugno abbiamo avuto la riunione annuale di condominio alla quale è intervenuta la sindaca, due assessori e una responsabile Acer. Si era dato un mese di tempo per mettere fuori dal cortile le auto che non circolano: ne avevamo quattro più un furgone. E in cortile si può parcheggiare solo un’auto a famiglia, le altre vanno posteggiate in strada. Risultato? Due condomini hanno demolito auto e furgone, le altre due sono ancora qui. E per quanto riguarda il parcheggio selvaggio, l’assessore ha inviato un messaggio dicendo che aveva parlato con l’imam della moschea di Camposanto affinché parlasse con i condomini per spostare fuori le auto”.
Il condominio Aurora è ormai da tempo al centro delle denunce dei residenti e delle proposte (puntualmente disattese) delle varie forze politiche. Ma il tempo passa, le Amministrazioni cambiano e i problemi, a quanto pare, restano.
“È mai possibile che pur essendoci delle regole questa gente fa come vuole con il plauso degli amministratori?- si chiede l’autrice della mail- È possibile che ci si rivolga al buon cuore dell’imam quando il Comune ha la legge dalla sua parte? È possibile che quando ho fatto notare all’assessora Ursula D’Agata che, considerato che non c’è verso di far rispettare le regole a questa gente si potrebbe minacciarli con la perdita dell’alloggio, mi è stato risposto che questo non è uno Stato di polizia?”.
Sono interrogativi legittimi che meritano di essere ascoltati e affrontati: con progetti concreti e interventi immediati.
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