Finale Emilia, nasce la Stazione Rulli Frulli: posata la prima pietra, iniziano i lavori
FINALE EMILIA – Hanno avuto inizio i lavori di riqualificazione della ex autostazione di Finale Emilia, destinata dal Comune ad attività di tipo sociale e culturale ed assegnata in concessione per 20 anni all’associazione Rulli Frulli Lab ETS APS, grazie ad un progetto elaborato con la collaborazione e l’appoggio della Fondazione Scuola di Musica Carlo e Guglielmo Andreoli.
L’apertura ufficiale del cantiere è avvenuta con una cerimonia di “posa della prima pietra” a cui hanno partecipato le principali autorità regionali, oltre a quelle locali ed ai principali partner e sostenitori, a sottolineare l’importanza di un progetto che va ben oltre i confini del territorio in cui si colloca. L’ambizione è quella, infatti, di diventare un centro di eccellenza a livello nazionale nel campo dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità e dell’aggregazione giovanile di qualità.
La realizzazione della Stazione Rulli Frulli – questo il nome che prenderà la ex autostazione nella sua nuova veste – è una sfida tanto entusiasmante quanto impegnativa dal punto di vista economico ed è resa
possibile grazie al sostegno di alcune realtà che fin da subito hanno creduto nel valore del progetto. Prima fra tutte la Fondazione Smurfit Kappa, diretta emanazione dell’omonimo gruppo aziendale, che, attraverso il proprio stabilimento di Camposanto (MO), ha scelto di donare la cifra di 192.000 euro. Con la certezza di poter contare su tale contributo, si è dato il via alla fase di progettazione dei lavori di rigenerazione, riqualificazione e manutenzione degli spazi della Ex Autostazione.
Alla generosa disponibilità della Fondazione Smurfit Kappa si aggiunge la conferma dell’impegno a
sostenere la realizzazione de La Stazione Rulli Frulli da parte della Regione Emilia-Romagna, che ha fin da subito dimostrato vicinanza e attenzione per il progetto, e del Comune di Finale Emilia. Concorreranno poi all’avvio delle attività e alla piena funzionalità di tutti gli spazi de La Stazione Rulli Frulli il supporto e la collaborazione di altre realtà del territorio: UCMAN – Unione Comuni Modenesi Emilia
Romagna, Fondazione Cattolica Assicurazioni, Fondazione Alta Mane Italia, Gruppo AIMAG, Sinergas, Casoni, Coop Alleanza 3.0; Milesi, Nuova Carni Padane, DNA spa, Studio SPM, Gulliver Cooperativa Sociale.
La progettazione dell’intervento è curata dallo Studio Tecnico Pelliciari, con la collaborazione di SAA
Architects e la consulenza del fonico Sandro Amek Ferrari e di Fabio Cattivelli per quanto riguarda
l’insonorizzazione acustica di alcune parti dell’edificio. Sinergas, azienda del Gruppo AIMAG, farà invece da general contractor ed è stata coinvolta fin dall’inizio per la gestione delle pratiche relative alle detrazioni fiscali del 110% previste per gli interventi di riqualificazione energetica – il cosiddetto Superbonus – e
corrispondenti a circa 300.000 euro.
La Stazione Rulli Frulli non può essere descritta semplicemente come un progetto di riqualificazione urbana che darà vita ad un’impresa sociale e culturale. Si caratterizzerà come un hub per favorire la
partecipazione, l’inclusione, l’innovazione socioculturale e la crescita economica. Attraverso un’azione di
coworking e networking con istituzioni, fondazioni, aziende e cooperative del territorio, l’associazione Rulli
Frulli Lab potrà rigenerare un non-luogo dando vita ad uno spazio di tutti e per tutti, che sappia accogliere
in primis la diversità.
Il progetto pensato per la ex-autostazione ha come priorità la creazione di un contesto accogliente e privo di barriere fisiche e relazionali, in grado di affrontare diverse tematiche chiave: dalla riqualificazione degli spazi urbani alla costituzione di “patti di comunità” che includano le realtà imprenditoriali, associative, dei servizi sociali e scolastici del territorio; dalla diffusione dell’upcycling alle attività artistiche e creative come mezzo di inclusione sociale; dall’accesso al lavoro per i giovani con disabilità all’aggregazione giovanile consapevole e inclusiva. L’idea nasce come naturale proseguo di una serie di attività, iniziative e progetti già collaudati, che da 10 anni a questa parte hanno ottenuto grande consenso e attenzione.
La Banda Rulli Frulli, banda musicale inclusiva, aperta alla partecipazione di ragazzi e ragazze con e senza disabilità, è stata avviata nel 2010 come piccola esperienza sperimentale ed è diventata in brevissimo tempo qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato. Ad oggi sono all’attivo 190 concerti e 5 album musicali autoprodotti; nel suo curriculum sono annoverate la partecipazione ad eventi di richiamo
nazionale e la collaborazione con musicisti e artisti di fama internazionale; è diventata infine un “case
study”, condotto dall’Archivio della Generatività dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, di cui è prevista prossimamente la pubblicazione.
Dalla sinergia tra Banda Rulli Frulli e l’ambiente sociale in cui è inserita si sono attivati circuiti virtuosi di reciprocità, che hanno dato vita a numerosi progetti collaterali, alcuni dei quali ben al di fuori del territorio
dell’Unione Modenese dei Comuni dell’Area Nord: sono attualmente in attività sul territorio italiano 7
bande affiliate e altre 3 partiranno in autunno.
Le proposte progettuali che sorgono dal know how di Banda Rulli Frulli hanno coinvolto volontari,
istituzioni, aziende e fondazioni, creando una comunità di persone attive e propositive. Spinti da questa
forza propulsiva, negli ultimi anni ci si è focalizzati sul tema fondamentale degli inserimenti lavorativi per
giovani con disabilità usciti dal percorso scolastico.
Da questa sensibilità è nato nel 2019 AstroNave Lab, laboratorio socio-occupazionale in cui i ragazzi con
disabilità si sperimentano in un’attività lavorativa creativa e stimolante in un contesto protetto, facilitante e
accessibile, privo di barriere fisiche e relazionali. Il laboratorio è gestito da professionisti che si propongono
di far convergere lo sguardo tecnico e artistico a quello educativo; i prodotti – complementi d’arredo,
oggettistica e sculture create a partire da legname e mobilio di recupero – vengono venduti al pubblico,
composto da privati e da aziende, realizzando utili da reinvestire nel progetto. La concessione da parte del Comune di Finale Emilia per l’utilizzo e la gestione della ex-autostazione apre oggi nuovi orizzonti e nuove prospettive.
La Stazione Rulli Frulli vuole essere una sorta di contenitore, sia fisico che di senso, per progetti e attività
diverse, alcuni ormai consolidati, altri pensati appositamente per completare l’offerta di questo luogo
multifunzionale e renderlo fruibile da un pubblico vario e trasversale. Oltre gli spazi destinati alle attività
della Banda Rulli Frulli e di AstroNave Lab, infatti, l’edificio ospiterà anche la Web Radio Stazione Rulli, che coinvolge i ragazzi delle scuole superiori del territorio, una sala di registrazione professionale, un punto di ristoro e una sala polivalente al servizio dell’utenza esterna.
Ciascuna di queste realtà potrà impiegare giovani con disabilità, che saranno affiancati quotidianamente da educatori di riferimento. L’intento è quello di valorizzare le capacità e abilità di ciascuno, da quelle
pratiche e organizzative a quelle relazionali, creando nuove autonomie. Il sogno che sottende la realizzazione de La Stazione Rulli Frulli è ambizioso quanto possibile e, soprattutto, necessario: dare vita ad uno spazio socioculturale in grado di radicarsi sul territorio a beneficio di tutta la comunità, catalizzando attenzione, entusiasmo, risorse, energie. Uno spazio multifunzionale già sulla carta e comunque in perenne divenire, pronto ad accogliere nuove spinte creative ed impulsi generativi. Uno spazio che possa veicolare un’importante azione di sensibilizzazione e costruzione di una rete sociale allargata, che coinvolga tutta la comunità nel supportare e accogliere le persone con disabilità e le loro famiglie. Uno spazio per tutti e di tutti.
“La Stazione Rulli Frulli è un esempio di come dovremmo approcciare la società del futuro, a partire dalla rigenerazione urbana fino ad arrivare a ciascuno dei progetti che verranno avviati in questo luogo, che puntano sulla socialità, sull’inclusione e sull’accoglienza di tutti, nessuno escluso.Ora partono i lavori di riqualificazione, ma poi bisognerà sostenere i progetti: la Regione Emilia-Romagna sarà a fianco di questa realtà, stiamo studiando la forma e i modi. Noi ci siamo, ci saremo. Ma è bello che qui ci siano tutti, come oggi, indipendentemente dall’appartenenza geografica e politica“.
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