Finale Emilia. A dieci anni dal sisma una tavola rotonda per parlare di memoria e ricostruzione
L’appuntamento è alle ore 9.30 presso l’aula magna del liceo Morandi di Finale Emilia (via Digione, 20).
A coordinare l’iniziativa sarà William Manfredini della segreteria Uilp Uil Modena e Reggio Emilia.
Si inizierà con la proiezione della clip realizzata da Stefano Massari e Carlotta Cicci dell’Agenzia Disforme di Modena che metterà a confronto le distruzioni prodotte dalle scosse di terremoto del 20 e 29 maggio 2012 con la ricostruzione attuale.
Seguirà, alle 9.45, il saluto del sindaco di Finale Emilia Marco Poletti.
Alle ore 10 l’introduzione di Daniele Dieci segretario Cgil Modena a nome di Cgil Cisl Uil.
Alle ore 10.30 sono previste le testimonianze di cittadini di Finale Emilia, Concordia e San Felice sul Panaro che hanno vissuto quella drammatica esperienza.
Porterà i saluti dei sindacati pensionati Rossana Boni segretario aggiunto Fnp Cisl Emilia Centrale.
LEGGI ANCHEAll’indomani del sisma, l’iniziativa dei sindacati pensionati nazionali di Cgil Cisl Uil portò a un importante atto di solidarietà con l’apertura di una sottoscrizione fra tutti i pensionati iscritti.
Il ricavo fu una discreta somma di 400mila euro destinati alla costruzione delle 7 micro residenze per anziani a Finale Emilia (6 per gli ospiti, 1 per gli infermieri), finanziate insieme alla devoluzione della Croce Rossa.
Per questo importante atto di solidarietà fu conferita dall’allora sindaco del Comune di Finale Emilia, Fernando Ferioli, la cittadinanza onoraria ai tre segretari generali dei sindacati pensionati di allora di Cgil Cisl Uil.
La tavola rotonda prevista per le ore 11 vede la partecipazione di Ivan Pedretti segretario nazionale Spi Cgil, Emilio Didonè della Fnp Cisl nazionale, Carmelo Barbagallo segretario nazionale Uilp Uil, Davide Baruffi sottosegretario presidenza Giunta Emilia-Romagna.
A moderare il dibattito Francesco Dondi della Nuova Gazzetta di Modena.
Durante la discussione si toccheranno diversi temi, partendo proprio dall’importanza della solidarietà dei sindacati pensionati e dei loro iscritti con il concreto risultato della ricostruzione delle strutture per anziani.
Poi i tanti temi della ricostruzione del territorio dell’Area nord modenese, con scuole e aziende che sono state le prime a ripartire, evitando la delocalizzazione delle stesse aziende. Anche la case private sono a buon punto anche se 1.100 edifici privati devono ancora essere ricostruiti.
Il problema principale rimane il ritardo nella ricostruzione degli edifici pubblici e dei monumenti, anche simbolici, e delle chiese: che sono ancora lontani dall’essere recuperati. Così anche per la ricostruzione dei centri di aggregazione che sono molto importanti per gli anziani e per i giovani.
Il territorio dell’Area Nord modenese presenta inoltre problemi di invecchiamento significativo della popolazione e serve perciò l’adeguamento dei servizi socio-sanitari per affrontare esigenze già presenti oggi e che aumenteranno in futuro. Caso emblematico quello della ricostruzione della Casa della Salute di Finale Emilia che deve ancora essere ultimata nella parte dichiarata inagibile.
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