Ausl. La direttrice generale al Santa Maria Bianca di Mirandola: “Non si arretra sui servizi”
In accordo con il direttore di Distretto Angelo Vezzosi e il direttore medico dell’Ospedale Giuseppe Licitra, una particolare attenzione è stata dedicata al Santa Maria Bianca, con la visita ai reparti di Ostetricia e Ginecologia e di Pronto soccorso, che sono stati negli ultimi mesi particolarmente sotto pressione per la difficoltà a reperire il personale medico. Qui la dirigente generale, che è stata accompagnata dalla direttrice sanitaria Romana Bacchi e da altri membri della direzione aziendale, ha potuto conoscere direttamente il dottor Alessandro Ferrari dell’area materno-infantile insieme al personale medico e ostetrico e tutto il personale della Struttura complessa di Pronto soccorso e Medicina d’Urgenza diretta dalla dottoressa Sonia Menghini.Nel cortile interno dell’Ospedale si è poi tenuto l’incontro con i professionisti, che è risultato particolarmente apprezzato su tutti i distretti, occasione per condividere criticità e obiettivi futuri; al termine, la delegazione si è spostata a Finale Emilia dove ha pranzato presso la struttura AstronaveLab dell’associazione Rulli Frulli Lab - con la quale insieme all’Unione Comuni Modenesi Area Nord si è di recente dato il via a una collaborazione - in un luogo in cui si realizzano i progetti finalizzati all’inclusione e all’integrazione delle persone con disabilità.
Nel pomeriggio la visita è proseguita al cantiere della Casa della Comunità di Finale, uno dei progetti più rilevanti – e il più grande per dimensione – in corso in Azienda USL di Modena. Alla fine dei lavori – in via di conclusione la prima fase, già in progettazione la seconda –, i cittadini del territorio beneficeranno non solo di una Casa della Comunità migliorata negli spazi ma del primo Ospedale di Comunità a disposizione sul distretto, per l’accoglienza di pazienti fragili che non necessitano del ricovero in ospedale o per i quali occorre un periodo di monitoraggio dopo la dimissione.
In conclusione si è tenuto a Medolla il Comitato di distretto con i sindaci mentre nel viaggio di ritorno, la delegazione ha effettuato una breve visita all’area dove sorgerà l’Hospice di area nord, sul comune di San Possidonio.
“Ho visto un ospedale vivo – ha dichiarato la direttrice generale Anna Maria Petrini – animato da professionisti attenti e presenti, con un senso di appartenenza importante, che hanno a cuore i loro servizi e che hanno dimostrato grande flessibilità e capacità di adattamento, come ho potuto constatare anche negli ultimi giorni con la ripresa del virus. Vogliamo rafforzarci, rivedere l'organizzazione e ripararla dalle ferite del covid, abbiamo tanti cantieri importanti in questo territorio come l’Osco di Mirandola e la Casa della comunità di Finale che vogliamo portare a termine per migliorare i servizi sul Distretto, in una fase storica che certamente non è semplice. Dobbiamo continuare a lavorare insieme e a valorizzare le ottime risorse che abbiamo in termini di competenze, personale, offerta assistenziale”.
Il distretto di Mirandola
Il Distretto di Mirandola è collocato nella zona di pianura a nord della provincia di Modena ed è articolato in 9 Comuni. L’assistenza sanitaria erogata è inserita in un modello a rete Hub e Spoke e quindi l’obiettivo principale è la presa in carico dei pazienti con necessità sanitarie a bassa-media criticità e complessità con centralizzazione, nei centri di riferimento della rete provinciale, delle situazioni complesse e tempo-dipendenti.
L’Ospedale Santa Maria Bianca ospita degenza ordinaria, Day Hospital e Day Surgery, assicura l’attività di numerose Unità operative/Servizi che garantiscono assistenza in regime di ricovero ed un’offerta ambulatoriale tendenzialmente di primo/secondo livello, opera in rete con gli altri ospedali della provincia.
Sul distretto sono attive sette sedi di erogazione di servizi territoriali. Presso il Centro servizi a Mirandola vi sono le attività del Dipartimento di Sanità Pubblica e del Dipartimento di salute mentale, la Psicologia clinica, il Servizio infermieristico domiciliare, le Cure primarie. Qui ha sede anche il Puass, punto unico di accesso socio-sanitario che garantisce l’accesso ai contesti assistenziali extra ospedalieri attraverso strumenti di valutazione multiprofessionale e multidimensionale.
Vi sono poi le Case della Comunità di Finale Emilia, Cavezzo e Concordia, un Poliambulatorio a gestione delle Cure primarie presso l’Ospedale di Mirandola, uno a Cavezzo e uno a San Felice sul Panaro. Vi sono inoltre 5 Punti prelievo, una comunità e due appartamenti gestiti dal Centro di salute mentale, cinque nuclei di cure primarie.
È attivo un servizio di assistenza infermieristica domiciliare a valenza distrettuale e, in convenzione con l’associazione AMO Nove Comuni modenesi Area nord si effettuano emotrasfusioni domiciliari.
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