Alice Neri, scomparse le maniglie dal luogo del delitto. Un passo falso dell’assassino?
Dopo due settimane di indagini potremmo essere a una svolta nel caso di Alice Neri, la mamma di Ravarino trovata morta carbonizzata nella sua auto a Fossa di Concordia. Proprio lì, mercoledì mattina, i giornalisti di Mattino Cinque, la trasmissione Mediaset condotta da Federica Panicucci, avevano individuato due maniglie di portiera compatibili con la Ford Fiesta blu della donna, che potevano essere sfuggite agli inquirenti perchè nascoste sotto foglie e terra poi smosse dalla pioggia dell’altro giorno. Un indizio importante: se davvero erano dell’auto di Alice, quelle maniglie potevano aver conservato impronte digitali anche del killer.
Per avvisare del ritrovamento giovedì i giornalisti avevano interpellato le forze dell’ordine, che – ha raccontato venerdì in diretta la Panicucci – avevano chiarito che tutto ciò che di rilevante c’era da prendere, era già stato preso.
Passa una notte e quelle maniglie sono scomparse. Quando venerdì i giornalisti sono tornati sul luogo del delitto, le maniglie non c’erano più. Cosa è accaduto, si chiedono a Mattino Cinque? Chi le ha prese? Può essere che siano state lasciate lì come una sorta di “trappola” per l’assassino e che questo sia venuto a recuperarle nella notte ripreso da telecamere nascoste all’uopo? Il killer ha fatto finalmente un passo falso? Lo scopriremo presto.
Il clima, intanto, da ieri è cambiato, c’è la sensazione che siamo vicini a una svolta. Si rafforza l’ipotesi terzo uomo, diverso dai due iscritti nel registro degli indagati, un molestatore in cui Alice si era imbattuta sul luogo di lavoro, alla Wam di Cavezzo, che le aveva allungato addosso le mani, con cui lei aveva litigato e che era stato subito denunciato e ammonito dall’azienda. Era sempre lui che la tormentava con messaggi e richieste di contato indesiderate? E la sua macchina che è stata vista transitare nei luoghi sospetti inclusi nel radar dei carabinieri, cosa ci faceva?
IL SERVIZIO DI MATTINO CINQUE
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