Alice Neri, sentito in Procura anche il collega dell’aperitivo a Concordia
CONCORDIA, RAVARINO - Emergono nuovi particolari sulle indagini che stanno conducendo i pm che si occupano del caso relativo alla morte di Alice Neri, 32enne ravarinese trovata senza vita all'interno della propria macchina carbonizzata a Fossa di Concordia lo scorso venerdì 18 novembre. Come riporta Modena in diretta, infatti, venerdì scorso, in Procura, oltre al marito di Alice Neri, Nicholas Negrini, sarebbe stato sentito dai pm anche il collega di San Possidonio con cui Alice ha trascorso la serata di giovedì 17 novembre in un bar di Concordia, prima che di lei si perdessero le tracce.
Il collega dell'aperitivo sentito in Procura
“Il nostro assistito è estraneo ai fatti e di questo ci sono riscontri tecnici. Venerdì scorso è stato sentito in procura e ha fornito il suo contributo alle indagini”. Così i legali del collega di San Possidonio con cui Alice Neri ha trascorso la serata di giovedì 17 novembre in un bar di Concordia commentano il colloquio del loro assistito con gli inquirenti. Inoltre, i legali spiegano che l'uomo - al contrario di quanto è stato riportato dalla stampa nei giorni scorsi - non sarebbe mai tornato in Sardegna, ma che avrebbe solamente preferito non intervenire pubblicamente sulla vicenda per rispetto nei confronti dei famigliari di Alice.Le indagini
Al centro delle indagini degli inquirenti al momento ci sarebbe ancora Mohamed, il 29enne di origini tunisine diventato nella giornata di venerdì, dopo una vera e propria svolta nelle indagini, il principale sospettato per l'omicidio di Alice Neri: su di lui pende, infatti, un mandato di cattura europeo, dato che a pochi giorni di distanza dal ritrovamento del cadavere carbonizzato di Alice Neri si sarebbe recato all'estero (ora, stando a quanto lui stesso ha dichiarato alla stampa, si troverebbe in Svizzera e vorrebbe fare rientro in Italia per chiarire la propria posizione). Il 29enne ammette di aver chiesto un passaggio ad Alice nella notte tra giovedì 17 e venerdì 18 novembre, ma nega di essere responsabile della sua morte. Intanto, come riportato dalla stampa locale nella giornata di ieri, lunedì 12 dicembre, un'auto identica a quella di Alice Neri (ancora non si sa con certezza se si tratta della stessa auto) sarebbe stata ripresa dalle telecamere della chiesa di Vallalta, frazione di Concordia dove Mohamed abita con la moglie, parcheggiata nei pressi della chiesa nella notte tra giovedì 17 e venerdì 18 novembre. LEGGI ANCHE:- Alice Neri, un’auto identica alla sua parcheggiata a Vallalta la notte tra il 17 e il 18 novembre
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