Biomedicale, payback sanitario verso lo slittamento a fine aprile
Con l’avvicinarsi del 15 gennaio, scadenza attualmente in vigore del cosiddetto payback sanitario, ovvero il meccanismo che prevede una compartecipazione al 50% delle aziende fornitrici di materiale e dispositivi medici per quanto riguarda il ripianamento del deficit di bilancio sanitario delle regioni tra il 2015 e il 2018, il Governo sarebbe al lavoro per trovare una soluzione che tuteli il settore del biomedicale, che in totale, per quanto riguarda il territorio italiano, dovrebbe restituire circa 2,1 miliardi di euro alle regioni.
L’avvicinarsi dell’applicazione concreta della norma (prevista la scorsa estate dal Governo Draghi) aveva, infatti, suscitato anche nella Bassa modenese le proteste del settore biomedicale. Anche forze politiche di tutti gli schieramenti e associazioni di categoria erano intervenute per chiedere che la norma fosse rivista o cancellata. Ora – si legge su “Il Resto del Carlino” – pare che l’ipotesi più probabile sia quella di uno slittamento della scadenza del payback sanitario dal 15 gennaio al 30 aprile (modifica che sarebbe inserita nel Decreto Milleproroghe di prossima emanazione), in vista di un possibile intervento di modifica della norma stessa da qui ad aprile.
LEGGI ANCHE:
- Negro (Pd): “Governo sospenda applicazione payback sanitario e apra tavolo con imprese e regioni”
- Payback biomedicale, Ascari (M5S): “Aziende rischiano il collasso, chieste soluzioni immediate”
- Payback sanitario, Cna e Lapam Confartiganato: “Necessario superarlo per imprese e sistema sanitario”
- Payback del biomedicale, appello trasversale dalla Bassa
- Payback sanitario, Greco: “Si trovi una soluzione per non penalizzare distretto biomedicale”