Cavezzo, approvato il bilancio consuntivo: avanzo di 3 milioni e 200mila euro
CAVEZZO - Il Consiglio comunale di Cavezzo, nella seduta di lunedì 31 luglio, ha approvato coi voti favorevoli della maggioranza (contraria l’opposizione) il Bilancio consuntivo relativo al 2022.
Il documento, sintesi della gestione dell’ente, presenta un risultato di amministrazione (il cosiddetto “avanzo”) al 31 dicembre dell’anno scorso di oltre 3.200.000 euro (3.239.828,16 la cifra esatta), e alla stessa data un Fondo di cassa di oltre 5 milioni di euro (5.339.030,66 l’ammontare complessivo). In merito alla spesa corrente, che ammonta a oltre 6 milioni di euro (6.128.810,83), aumenta di oltre 500mila euro rispetto al rendiconto 2021 la cifra destinata all’acquisto di beni e servizi (da 2.221.239,72 euro a 2.742.995,33), mentre calano sia le spese per il personale (da 1.524.396,32 euro a 1.463.504,17) che quelle relative ai trasferimenti all’UCMAN (da 1.652.959,15 euro a 1.631.865,80).
Per quanto riguarda le attività di verifica e controllo, in aumento il recupero evasione IMU, con 72.648 euro rispetto ai 66.607,50 del 2021, mentre dai nuovi permessi di costruire sono entrati nel 2022 nelle casse comunali oltre 400.000 euro (406.969,48, erano stati 296.591,20 nel 2021).
Continua il trend in calo dell’indebitamento per abitante (170,35 euro a fronte del dato nazionale pro capite che nel 2021 per gli enti locali era in media di 2024,94 euro), per un Comune che non accende nuovi mutui da inizio anni 2000. Il Bilancio consuntivo del Comune di Cavezzo, dopo che quello di previsione era stato approvato entro i termini di legge, è stato approvato in ritardo, a causa di problemi del servizio, conferito in Unione, nel reperimento di figure professionali, tra cui quella del Ragioniere Capo, assegnato dall’Unione al Comune di Cavezzo solo a inizio marzo 2023, come attestato anche dall’organo di revisione del Bilancio, nel commentare il proprio giudizio positivo al documento.
“Conti in ordine, di un bilancio sano – commenta la sindaca di Cavezzo, Lisa Luppi – che raccontano di un paese in crescita, tornato quest’anno oltre i 7000 abitanti, dove le imprese investono. Ai problemi legati al servizio Ragioneria dell’Unione, conseguenza anche dell’uscita dall’Unione di Mirandola, abbiamo risposto con impegno e responsabilità, e insieme ai colleghi sindaci, alla presidenza e alla dirigenza unionale stiamo trasformando un problema, che ha interessato altri Comuni oltre al nostro, in un’opportunità, riformando un servizio che associa quattro Comuni, e che al termine di questa fase avrà una struttura finalmente solida, a salvaguardia di future criticità. Uscendo dalle emergenze negli ultimi undici anni, in prospettiva bisognerà andare a ridefinire una nuova normalità, con nuovi equilibri basati sulla sostenibilità dei servizi, siano essi erogati direttamente dal Comune o gestiti da Unione e partecipate come ASP, tenendo sempre al centro bisogni e aspettative dei cittadini”.LEGGI ANCHE:
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