Danni da temporali, la Bassa come i Tropici. Meteo Saetta: “E occhio al rischio grandine”
Danni da temporali, la Bassa come i Tropici. Meteo Saetta: “E occhio al rischio grandine”. Carlo Falzarano e Fabio Marucci di Meteo Saetta, ricostruscono quanto avvenuto nelle ultime ore con il maltempo che ha provocato allagamenti, scoperchiamenti di tetti, black ou e cadute di rami in una vasta zona che va da Cavezzo a Finale Emilia arrivando fino a Soliera e Bomporto.
Scrivono da Meteo Saetta:
Il sistema temporalesco abbattutosi sul Nord Italia, ed in particolare l’area della bassa modenese, ha avuto origine a causa della presenza delle correnti d’aria in quota disposte a divergenza ciclonica. La convergenza al suolo di tale ventilazione, determinata dalle masse d’aria differenti (vento fresco da Nord-Ovest, in scontro con la ventilazione più umida e calda sud-orientale), ha determinato il rinvigorirsi di questo ampio sistema temporalesco, in gergo meteorologico MCS (Mesoscale Convective System) che, alimentato da tali correnti calde nel suo ”core principale”, ha dispensato violente raffiche di downburst (raffiche di vento lineari in uscita dal temporale), pioggia battente, frequente fulminazioni, e grandinate di medio/grossa taglia, producendo non pochi danni, proprio come se fossimo ai tropici.
Io, Carlo Falzarano, ed il mio collega Fabio Marucci di Meteo Saetta, nella nostra edizione web-tv, avevamo previsto con largo anticipo tale avversità, studiando con particolare attenzione l’area lombarda. Noi da anni, seppur in maniera amatoriale, attraverso lo studio termodinamico e con il sussidio dei principali global model, tendiamo a focalizzarci su questa fenomenologia, ormai fortemente estremizzatasi, proprio per mettere in risalto i vari rischi a cui si incorrono in determinate aree e cercando di informare chi ci segue, per limitare gli eventuali danni, tenendo sempre presente la divulgazione dei bollettini nazionali disposti dagli organi competenti, tra cui la Protezione Civile.
Quanto capitato mette in risalto ormai da diversi anni a questa parte, il nostro clima prettamente estremo, ed è solo l’inizio. La fenomenologia diverrà sempre più estrema, aumentando il rischio di assistere a nuovi scenari potenzialmente pericolosi, che hanno sconvolto negativamente questo fine settimana.
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