“Il peccato siete voi”, in uscita il nuovo romanzo di Cristiano Panzetti
Pianura modenese, primi anni Duemila. Padre Ignazio, prete siciliano dalla reputazione chiacchierata, è tormentato da un incubo ricorrente, quello in cui Agata, una giovane parrocchiana, si abbottona la camicetta e gli chiede se gli è piaciuto fare quello che ha fatto. Tra loro è successo qualcosa, è evidente fin dalle prime pagine, ma i contorni sono molto sfumati. Di certo non si parlano più. E Agata, da qualche tempo, fa di tutto per convincere suo padre, Don Tano, un mafioso decaduto dalle finanze disastrate, a scegliere un altro celebrante per il matrimonio che incombe su di lei come una condanna, e che presto la legherà a Federico Maria, un animale pieno di soldi e voglia di menare le mani. Ma Don Tano e Padre Ignazio sono legati da un debito antico e mai riscosso; e Don Tano ha la memoria di un elefante.
Eccoli qui, alcuni dei personaggi del romanzo, storia corale e un po’ perfida che, nel suo snodarsi tra il Secchia, fiume cattivo, e le vie di un paese non meglio identificato, mette in scena vicende malinconiche e bizzarre, segreti mai sepolti e vendette crudeli, confessioni sorprendenti e culti improvvisati. Come quello dei Nani liberi, tre balordi che rubano statue dai giardini per ripopolare le rive del Secchia, o quello di Afrodita, maga d’accatto, sempre spietata nell’approfittare della debolezza altrui. Quella dell’Adalgisa, per esempio, perpetua triste che ancora piange il figlioletto annegato, e che nell’assistere alla sua riesumazione si convince che il suo spirito inquieto non sia in pace.
C'è molta religione in questo romanzo. C’è fede cieca, ma anche traballante e opportunistica; c’è il diavolo che si nasconde dietro la croce e ci mette la coda; c’è bisogno di conforto ma anche disprezzo. Come quello che Libero, marito dell’Adalgisa, non si stanca di esplicitare, da ateo blasfemo qual è; lui che i preti li odia, e ha le sue drammatiche ragioni che nessuno conosce.
E come in ogni storia che rappresenta le piccole vicende individuali, con le loro miserie e le loro alte vette, le sofferenze e le inafferrabili follie, c’è anche la morte, che entra in scena senza scampo, a prendersi qualcuno durante il cammino.
L’autore
Cristiano Panzetti è laureato in Storia antica. Modenese d’origine, ha pubblicato il saggio La prostituzione sacra nell’Italia antica e il romanzo Come belle statuine, oltre ad alcuni racconti. Il peccato sia con voi è il suo secondo romanzo. Lavora nella formazione professionale presso Fondazione Enaip, dove insegna italiano agli adolescenti, e nel tempo libero recita in una compagnia di burattinai di Cavezzo. La pianura è la sua dimensione e spesso, nelle storie che scrive, emerge la sua atmosfera tipica: la nebbia e la canicola estiva, il fiume torbido e le chiese di paese, gli episodi cattivi del passato e la briscola al bar. Con affetto e molta riconoscenza per quello che questa terra gli ha saputo dare.
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