I murales e le poesie dell’opposizione, il sindaco Goldoni di San Felice sbotta: “Pericoloso additare le persone”
I murales e le poesie dell’opposizione: la rabbia del sindaco Goldoni di San Felice per quel che sta succedendo in paese è esplosa l’altra sera durante il Consiglio dell’Unione Area Nord. “Pericoloso additare le persone”, ha commentato.
I fatti: una decina di giorni fa il centrodestra ha votato no alla richiesta arrivata da delibere della giunta dei sindaci, la riunione in cui i sindaci dei 9 Comuni aderenti all’Unione (Mirandola, San Felice, Finale, Cavezzo, Camposanto, Concordia, Medolla, San Prospero e San Possidonio, governate sia dal centrodestra che dal centrosinistra) avevano deliberato l’assunzione di tre figure ausiliarie e educatrici dei nidi di San Felice, San Prospero e Mirandola. Serve un passaggio in Consiglio dell’Unione per confermare la decisione, e di solito è così. Invece l’altra volta i consiglieri del centrodestra hanno votato no, contraddicendo, quindi, le decisioni dei loro stessi sindaci di Mirandola e San Felice.
Un dibattito molto duro, come spesso accade nelle discussioni nelle sede politiche. Poi il centrosinistra il giorno dopo ha dato notizia ai giornali di quanto avvenuto in Consiglio, arrivando anche a far pubblicare sui muri di San Felice la reprimenda sull’accaduto, in cui (leggi l’articolo) si indicavano anche i nomi dei consiglieri e su Facebook è partita l’ironica presa in giro sotto forma di poesia scritta dall’ex candidato di Insieme per San Felice Alessio Iossa:
Breve storia triste. C’era una volta,in un piccolo regno nella Valle della Nebbia,un principe che governava con i suoi amici : gli gnomi verdi e i folletti gialli. Un giorno,il saggio principe chiese al suo Re, per i bambini del suo regno, una carrozza e delle istruttrici. L’oscuro Re della Valle della Nebbia attraverso il suo cavaliere verde, detto il governatore dei suini, convinse gli gnomi verdi del piccolo regno a votare contro il proprio Principe cosicché gli abitanti del piccolo regno rimasero senza carrozza e senza istruttrici.Cosa diranno ora gli abitanti del piccolo regno? E i folletti gialli?Fine?
Se avessimo fatto noi una cosa di questo genere, come avreste reagito? Avreste fatto le barricate, invece no, lo avete fatto voi e allora tutto a posto. Qui dentro non ho sentito dire: “Cosa è successo a seguito di quel voto?” A quanto pare nessuno ha perso posti di lavoro, nessuno è stato licenziato, i servizi non sono stati tolti nè limitati eppure è rimasto che delle persone sono state additate e io dico anche in condizioni di essere messi in difficoltà e forse anche in pericolo, perchè in un momento storico come questo, dove magari ci sono anche delle persone che magari possono anche col Covid avere reazioni che noi non conosciamo penso che questo sa una cosa sbagliata, caro consigliere Fortini. Poi ognuno fa la politica come vuole.
Noi – qui Goldoni si riferisce alla poesiola di Iossa – non siamo rimasti nè senza carrozza nè senza istruttrici, ma siamo rimasti senza la possibilità di avere quella consistenza di una forza politica che io conoscevo in maniera diversa, caro Fortini, c’era uno spessore completamente diverso consigliere Siena e consigliera Mantovani, ma d’altronde – è ironico il sindaco – noi siamo a un livello più basso e quindi forse ce lo meritiamo.
Io invece ritengo di no, penso che la politica sia un qualcosa di diverso, se ci riusciamo. Ma se è questo l’Ucman allora dobbiamo fare delle profonde riflessioni, almeno io le devo fare.
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