Legò una tanica al collo del suo cane, gli animalisti parte civile al processo
Legò una tanica al collo del suo cane, gli animalisti parte civile al processo. E’ iniziato il procedimento che porterà a giudizio un 40enne di origini cinesi per maltrattamenti inflitti al suo cane. L’animale venne trovato che vagava a Novi con addosso una tanica da dieci litri, vuota, che l’uomo gli aveva legato al collo.
Perchè mai al collo del cagnolino, un border collie, era stata legata una tanica, chiusa e vuota? Perchè girava da solo? La prima ipotesi, da brividi, fu che il cagnolino fosse stato abbandonato e fosse stato messo in condizioni di non potere nè mangiare nè bere e quindi morire di fame e sete.
Non è così, si è difeso il suo proprietario, che fu subito rintracciato grazie ai dati lasciati nel chip del cane. L’uomo aveva ammesso di aver legato al collo la tanica, spiegando che voleva semplicemente che l’animale non si allontanasse da casa.
Ora si è aperto il processo, il 40enne deve rispondere di maltrattamento di animali. Il gruppo zoofilo carpigiano, rappresentato dagli avvocati Cosimo Zaccaria e Francesca Gasparini, si è costituito parte civile e si è aperto il dibattimento.
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