Finale Emilia, accelerazione nell’inchiesta sul calcestruzzo depotenziato
FINALE EMILIA - Si registra una accelerazione nell'inchiesta relativa al calcestruzzo depotenziato che portò al divieto di accesso alle scuole medie "Frassoni" di Finale Emilia. L'inchiesta, si legge sulla "Gazzetta di Modena", di cui si sta occupando la Squadra Mobile della Polizia di Modena, si starebbe orientando su vari tipi di reati: dall'associazione a delinquere, contestata ai manager di Betonrossi, ditta di Piacenza della cui galassia fa parte l'azienda che ha fornito il calcestruzzo in questione, alla frode in pubbliche forniture, alla truffa aggravata, per finire con falsità ideologica. Va, comunque, ricordato che le scuole "Frassoni", costruite dopo il sisma del 2012, sono risultate del tutto sicure, nonostante l'utilizzo di una qualità di calcestruzzo inferiore rispetto a quanto preventivato.
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