Finale, PD:” Chiedere a Fincantieri quali progetti abbia per Unifer Navale”
FINALE EMILIA- Il Partito Democratico di Finale Emilia e Massa Finalese con il supporto della consigliera regionale Palma Costi segue con apprensione l’evoluzione della crisi di Unifer Navale che coinvolge decine di lavoratori e che mette in discussione il nuovo stabilimento del Polo Industriale.
Di seguito il comunicato stampa:
“Non dobbiamo perdere il potenziale per Finale Emilia rappresentato da questa fabbrica appena costruita – intervengono Lisa Poletti e Andrea Ratti che stanno seguendo la vicenda – In questi giorni abbiamo tenuto aperto il dialogo con i lavoratori che chiedono rispetto e vogliono rimanere nel territorio. Bene che l’assessore Colla abbia avviato il tavolo di salvaguardia occupazionale, dove erano presenti le parti sociali e abbia colto due elementi positivi: è emerso l’impegno dell’azienda ad anticipare le risorse per far fronte agli ammortizzatori sociali; la crisi è stata ricondotta in una cornice istituzionale, visto che il tavolo rimane aperto. Detto questo pensiamo che siano diversi gli elementi che mancano alla discussione e che ci aspettiamo che vengano presi in esame dal presidente Bonaccini, dall’assessore Colla e dalle parti sociali: 1) è evidente a tutti che chiedere “un piano industriale e prospettive” alla società Unifer Navale rischi di essere un passaggio insufficiente: tutti sanno che la crisi non deriva da una volontà di Unifer Navale bensì da un socio di minoranza della società che detiene solo il 20% ma determina indirettamente una gran parte dei ricavi dell’azienda stessa; se Fincantieri ha un ruolo formalmente minoritario nella società ma determina di fatto le dinamiche produttive, così come ha determinato la nascita stessa dello stabilimento, l’investimento, l’acquisto di specifici macchinari ecc…, pensiamo sia più utile chiedere direttamente a Fincantieri che idee abbia rispetto alle produzioni che faceva a Finale Emilia, dove intenda realizzarle, come mai nel giro di pochi anni cambi così velocemente la propria strategia industriale; 2) in quest’ottica chiediamo alla Regione di spostare il livello di questi temi presso il Ministero dello Sviluppo Economico: se l’interlocutore è una grande azienda partecipata dallo Stato, le composizioni si possono e si devono trovare a quel livello, anche pensando ad una soluzione graduale, che assicuri lavoro in una fase di passaggio e che dia il tempo per riorganizzarsi; in tal senso anche l’onorevole Piero Fassino, dopo un confronto con lavoratori e sindacati, è impegnato; 3) non vogliamo che venga messo in discussione il ruolo positivo che ha sviluppato in questi anni a Finale Emilia la Unifer, socio di maggioranza di Unifer Navale; il socio “locale” ha nel tempo mostrato affidabilità ed attenzione al territorio e, in questa vicenda, va supportato; solo grazie a questo passaggio possono essere consolidati i livelli occupazionali del gruppo ed il ruolo attivo di una realtà che costituisce per Finale Emilia un motore di sviluppo. Il rilancio del sito industriale oggi in discussione passa da qui e ci auspichiamo che questo in Regione sia chiaro”.
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