Finale Emilia, la tiepida conclusione della campagna elettorale nell’ultimo dibattito fra i quattro candidati
FINALE EMILIA - Si è svolto nella serata di lunedì 27 settembre, presso la sala del rinnovato Cinema Corso promosso da una locale associazione di categoria, l'ultimo dibattito fra i quattro candidati alla poltrona di primo cittadino: Mattia Veronesi, Marco Poletti, Benedetta Pincelli e Sandro Palazzi si sono confrontati sui temi caldi della campagna elettorale, in una discussione, a dire il vero, piuttosto morigerata, sostanzialmente priva di autentici momenti di scontro. Toni pacati, rievocazione quasi "scolastica" dei diversi punti del programma, hanno accompagnato l'incontro, nel corso del quale, a tenere banco, sono stati i temi triti e ritriti della campagna elettorale: rivitalizzazione del centro storico, Cispadana, impulso al settore produttivo, sicurezza, discarica e recupero della fiducia nella macchina burocratica finalese.
I punti salienti del dibattito"Mi sono ricandidato perché ritengo di non avere ancora concluso ciò che è stato messo in pista in questi cinque anni," spiega Sandro Palazzi, "nonostante i momenti di difficoltà, ho svolto questo lavoro con orgoglio. Non ho illuso nessuno, il mio mandato è stato caratterizzato dall'ascolto della comunità: voglio completare la mia azione, mollare avrebbe significato tradire me stesso e la comunità in cui vivo. Ho fatto tanti errori, ne farò ancora, ma credo di rappresentare una garanzia per Finale".
"E' stato tutto molto divertente fin qua", chiosa Benedetta Pincelli, "ho imparato molto sulla mia città. Ho scelto di non schierarmi con alcuna parte perché, pur avendo una mia ideologia politica, non voglio essere accostata ad alcun partito. Nel corso del dibattito, ho percepito una sintonia con le idee di Mattia Veronesi. Confermo comunque di avere un unico legame, ed è quello con i cittadini finalesi. Comunicheremo prima del voto i nomi degli assessori, scelti per competenza e non per simpatia, o amicizia. Con questa squadra, potrò ovviare alle mie lacune, piccole o grandi che siano".
"Più alimentiamo la conflittualità accesa, più dividiamo la comunità," afferma Marco Poletti, (il candidato PD che ha ricevuto l'endorsement di Giorgio Gori), "il nostro obiettivo è abbinare giovani ed esperienza, al fine di creare la nuova classe dirigente. Il nostro esperimento va interpretato come il connubio di politica e civismo: sono un uomo di centrosinistra, ma ho aperto a persone con esperienze diverse, accomunate da una visone comune di risoluzione dei problemi."
"La nostra è una missione di futuro," conclude Veronesi (delle sue priorità abbiamo parlato QUI), "dobbiamo traghettarci nei prossimi venti, trent'anni. La politica ha sempre guardato all'altro ieri, non al domani: con Generazione Futura, abbiamo creato una start-up politica per i giovani. Vogliamo una risoluzione strutturale dei problemi, che restituisca centralità al paese. Possiamo portare a casa il risultato, siamo in grado di cambiare il destino di Finale".
Ai finalesi, l'ultima parola: si vota il 3 e il 4 ottobre. QUI il video completo dell'incontro.- Mirandola, al "Cantastorie festival" Paolo Battistel presenta il ultimo saggio
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