Osservatorio Ora tocca a noi: “Revocare l’autorizzazione alla discarica di Finale Emilia”
"Revocare l'autorizzazione alla discarica di Finale Emilia". Lo chiede l'Osservatorio Ora tocca a noi di Finale Emilia, che ha presentato molteplici osservazioni critiche al Piano Regionale gestione dei rifiuti 2022-2027, in relazione alla discarica di Finale Emilia, che resta ancora nel piano
Per ulteriormente contrastare questo che viene definito "atto arrogante e dispotico della Regione Emilia-Romagna", l'Osservatorio civico ha esplicitato attraverso queste osservazioni, le numerose e diffuse criticità relative a questa discarica.
Si tratta di criticità ambientali, idrogeologiche, idrauliche e sismiche.
Dal punto di vista ambientale emerge che l'Analisi di Rischio per la Salute Umana e per l'Ambiente effettuata nel 2015, aveva già messo in evidenza la presenza nelle acque di falda di numerosi inquinanti, in particolare molteplici metalli pesanti con concentrazioni significative ed in molti casi superiori alle concentrazioni soglia di contaminazione, evidenziando valori del rischio cancerogeno e del pericolo tossico superiori ai livelli soglia degli standard internazionali ed ai limiti di legge vigenti. Questa situazione di grave inquinamento delle falde continua peraltro a peggiorare, infatti nell'ambito del procedimento penale menzionato, risulta da note integrative trimestrali dei Carabinieri Nucleo Forestali dell'Emilia Romagna, che continuano ad essere sistematicamente superati i livelli di soglia di numerosi metalli pesanti quali manganese, solfati, nichel, nitrati, boro, arsenico e altri. Di fatto ci troviamo di fronte ad un sito contaminato che necessita di essere bonificato.
L'ANALISI DI OSSERVATORIO ORA TOCCA A NOI
Scrive Maurizio Poletti, portavoce Osservatorio Ora tocca a noi: Va subito detto che è gravissimo che la Regione Emilia Romagna abbia mantenuto la discarica di Finale Emilia nel piano regionale rifiuti nonostante le ipotesi di violazioni di legge di carattere ambientale e amministrativo emerse dalle indagini della Procura della Repubblica di Modena, indagini che hanno poi portato al sequestro preventivo dell'area della discarica di Finale Emilia avvenuto nel dicembre 2019. È inaccettabile questa assurda decisione della Regione Emilia Romagna anche alla luce del fatto che la discarica di Finale Emilia non è operativa in quanto pendono su di essa ricorsi in sede giurisdizionale. In effetti oltre ai ricorsi presentati dal Comune di Finale Emilia sia in sede di Tar che di Consiglio di Stato, vi è anche un' inchiesta penale che sta per sfociare in un processo nel quale si prefigura la presenza di un grave inquinamento delle acque sotterranee di tutta l'area della discarica e si ipotizza l'intenzione dolosa da parte degli imputati. In effetti è pendente davanti al Tribunale di Modena con già depositata richiesta di rinvio a giudizio del Pubblico Ministero, un procedimento penale a carico di dirigenti pubblici e di Feronia srl che devono rispondere di reati contro la pubblica amministrazione e a carico della stessa azienda Feronia srl cui sono ascritti reati ambientali."ATTO ARROGANTE E DISPOTICO"

"CLAMOROSE INCOMPATIBILITA'"
Sul fronte idrogeologico emergono poi clamorose incompatibilità essendo la discarica ubicata in un' area ad altissimo rischio idraulico come dimostrato dallo studio dell'Università di Parma definito "Progetto Resilience". Da questo studio, redatto nel 2017, emergono scenari di allagamento gravissimi con inondazioni di profondità idriche di almeno 3 metri. Queste criticità acclarate da studi scientifici e da dati storici (vedi alluvione del 1982), sono state completamente ignorate durante tutto l'iter istruttorio e tale vizio appare ancor più grave se si considera che ai sensi del D.Lgs 36/2003 le discariche non devono essere ubicate in aree esondabili, instabili e alluvionabili.LE CRITICITA' DELLA VALUTAZIONE CLASSE SISMICA DELL'AREA
Anche sul fronte sismico si registrano palesi falle in tutto l'iter autorizzativo a cominciare dalla valutazione della classe sismica dell'area, basata su una classificazione risalente al lontano 2003 che non può considerarsi più attuale dopo il sisma del 2012 con epicentro proprio a Finale Emilia. Questa verifica avrebbe dovuto essere svolta fin dalla fase di valutazione di impatto ambientale ed avrebbe implicato l'aggiornamento della classe di rischio sismico e della pertinente microzonazione, invece tutto questo è stato clamorosamente ignorato. Altro deficit istruttorio è poi quello relativo alla mancanza di valutazione dei danni causati dal sisma 2012 sulle strutture della discarica. Di fatto nell'atto di autorizzare l'ampliamento di questa discarica sita nell'epicentro di uno dei più grandi sismi della storia nazionale, nessuno degli atti istruttori affronta queste enormi criticità sismiche. Per queste motivazioni l'Osservatorio civico chiede che la discarica di Finale Emilia venga stralciata dal Piano Regionale gestione dei rifiuti e che l'autorizzazione rilasciata venga revocata.- Dazi Usa, dalla Regione oltre 12 milioni di euro per rafforzare la presenza dei prodotti emiliano-romagnoli all'estero
- Il Comune di Finale Emilia cerca sei componenti per la Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio
- Modena, in consiglio comunale si celebrano gli 80 anni della Liberazione con un filmato inedito dell'epoca
- San Felice, le iniziative del Comune per il 25 aprile
- Sanità, in Emilia-Romagna gare per le forniture di ausili ai disabili non corrispondenti ai reali bisogni
- Fondazione Futuro porta i bambini del "Villaggio per crescere" a visitare la caserma dei Vigili del Fuoco di Modena
- "Fine vita e testamento biologico", se ne parla lunedì 28 aprile a Nonantola
RESTO D'ITALIA E MONDO
SALUTE
Sul Panaro on air
An error occurred:
The request cannot be completed because you have exceeded your quota.
ATTUALITÀ
I più letti
Most Read Posts
- Rubano due trattori, si scontrano tra loro, uno esce fuori strada e blocca la Statale 468 a Finale Emilia
- Apre a Soliera un nuovo negozio Action
- Carpi, falso Sms dalla banca: 50enne perde 3.500 euro per una truffa online
- Controlli dei Carabinieri a San Felice e Camposanto: identificate 50 persone, verifiche su 21 veicoli