Michele Automazioni, la ditta medollese festeggia trent’anni di attività
E’ la frontiera del futuro, ma già oggi abitazioni e imprese non ne possono fare a meno: si tratta della domotica, quella branca della tecnologia che si occupa di migliorare tanti aspetti della nostra quotidianità, grazie alle intelligenze artificiali. Un settore pionieristico fino a pochi anni fa, la cui storia conta giusto qualche decennio e sul quale, inizialmente, in pochissimi hanno scommesso. Fra questi, Michele Iacubino, titolare della ditta medollese Michele Automazioni (QUI il sito), che, nel 1992, ha scelto di investire nel comparto, creando un’azienda tutt’oggi all’avanguardia e operativa su larga scala. Una realtà che compie quindi trent’anni, ma capace di mantenersi sempre in linea con i tempi, grazie alla formazione continua dei propri operatori.
“All’inizio degli anni Novanta, le automazioni erano agli albori”, racconta Iacubino, “si trattava sostanzialmente di un prodotto poco espanso. Io invece ci ho creduto fin da subito, investendo e formandomi periodicamente, per restare al passo con i continui aggiornamenti. Questa scelta ha premiato. Da principio, ero essenzialmente incentrato sulle automazioni civili e industriali. Con questa espressione, si intendono i grandi macchinari operativi nelle fabbriche e i sistemi automatici presenti nelle nostre case – come l’apertura elettronica delle porte o dei cancelli. Nel corso degli anni, si è imposta la necessità di maggiore sicurezza, quindi mi sono espanso in quel ramo, con l’installazione di telecamere e antifurti presso privati e imprese (QUI parliamo del bando sicurezza destinato alle aziende). Proprio questo ambito, è diventato il nostro fiore all’occhiello, grazie alle specializzazioni conseguite dai nostri tecnici”.
Una crescita della domanda, alla quale Michele Iacubino ha risposto con un’espansione della propria azienda, che oggi conta sei dipendenti, fra amministrativi e tecnici. “Siamo diventati più grandi”, spiega l’imprenditore, “perché le sfide sono tante: non ultima, la pandemia, che ci ha impegnato moltissimo nel settore dei dispositivi biometrici. Dopo qualche settimana di chiusura ai tempi del primo lockdown, abbiamo sempre lavorato, non fermandoci mai nemmeno con la formazione. I nostri installatori frequentano abitualmente corsi di aggiornamento, utili a incrementare le loro competenze: solo così ci si può tenere al passo con un comparto talmente dinamico!”.
Proprio la qualità del lavoro svolto, ha consentito a Michele Automazioni di stabilire un rapporto di fiducia con i clienti e all’interno dell’azienda stessa. “Fra di noi, vige un’atmosfera familiare, che coinvolge anche la clientela”, conclude l’imprenditore. “Oggi sono aiutato da mio figlio Simone, che lavora assieme a me. Sono partito solo e ora siamo in sei: a livello professionale, è una grande soddisfazione!”.
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