Biblioteca Mirandola, Mantovani (Pd): “La soluzione ponte non convince”
MIRANDOLA – “Più di un mese è stato necessario all’Amministrazione di Mirandola per rispondere all’interpellanza presentata dal Partito Democratico sull’organizzazione del servizio della biblioteca E. Garin dal 31 maggio in poi, quando terminerà il contratto della cooperativa che lo gestisce e nelle more della consegna della nuova sede del polo culturale bibliotecario, rinviata a data da destinarsi nel prossimo autunno-inverno – afferma la consigliera Pd Mirandola Alessandra Mantovani -. Eppure la risposta, che dovrebbe illustrare la cosiddetta ‘soluzione ponte’, denota una buona dose di improvvisazione e molta genericità, e fa pensare a soluzioni estemporanee, messe insieme solo dopo che, qualche mese fa, abbiamo sollevato il problema, dando voce alle preoccupazioni dell’utenza rispetto alla paventata chiusura della biblioteca”.
Di seguito, la nota stampa integrale diffusa dalla consigliera Mantovani sulla questione biblioteca:
“Dalla risposta si evince che nel periodo estivo ci sarà un’unica sala a disposizione del pubblico, ma non si dice quale; con tutta probabilità questa soluzione non soddisferà le esigenze del numeroso pubblico di studenti, soprattutto universitari, che frequentano abitualmente gli spazi della biblioteca nei mesi estivi, occupandoli totalmente.
Ci sarà un servizio di prestito, ma non è detto con quali modalità e orari e limitatamente a quali tipologie librarie, gestito da una ditta – non è specificato se sia già stata individuata – che, contestualmente, dovrà occuparsi delle operazioni del trasloco e della ricatalogazione del materiale librario. Il tutto si concluderà il 6 agosto.
Da settembre in avanti si dice che la ditta incaricata sarà impegnata nelle operazioni di trasloco, che ci sarà un prestito limitato al servizio interbibliotecario, ma non si capisce con quale organizzazione, visto che le 360 ore indicate genericamente per il contratto con questo temporaneo affidatario potrebbero essere già esaurite, se si postula un servizio a tempo pieno nel periodo giugno-luglio. Dunque si deve dedurre che la biblioteca sarà chiusa al pubblico, anche perché si rende noto che i locali devono essere consegnati alla Provincia che li utilizzerà per usi scolastici. Da quello che ci risulta, tuttavia, nessuna scuola del territorio denuncia una carenza di spazi per l’anno scolastico 2022-23; dunque anche a questo proposito occorrerebbe più chiarezza.
Quello che invece è evidente è che la data annunciata del 30 settembre per la conclusione di questa fase di transizione è più che mai aleatoria. La stessa assessora Marchi, nell’ultimo consiglio comunale del 27 Aprile, ha dubitosamente formulato l’auspicio di una consegna del nuovo Polo bibliotecario e culturale di piazza Garibaldi entro la fine dell’anno. Le date indicate nella risposta appaiono dunque non solo ottimistiche, ma molto improbabili. È una certezza invece che, mentre le altre gare essenziali per l’allestimento dei nuovi spazi sono in fase istruttoria o non ancora bandite, ad oggi non è stata bandita in primis la gara per il nuovo gestore della biblioteca, la cui individuazione potrebbe fare chiarezza sulle tempistiche: non solo sul termine dei lavori, ma sull’accessibilità effettiva degli spazi della nuova biblioteca e sulla sua apertura al pubblico.
Le complessità ordinarie di un trasloco e il periodo di interruzione del servizio che questo implica troverebbero una più plausibile giustificazione solo all’interno di una programmazione senza equivoci dei tempi, circoscritti e soprattutto indicati con chiarezza. Invece queste risposte mancano e la genericità dei riscontri ricevuti denuncia il profilarsi di gravi disagi per l’utenza per un tempo che rischia di diventare troppo lungo”.
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