Nonantola, il Gruppo NIM/O&N dopo la bocciatura dell’espansione all’ex Pip Gazzate: “Delusione e amarezza”
NONANTOLA - Attraverso una nota stampa e una lettera pubblica alla cittadinanza, l'azienda nonantolana NIM e O&N S.p.a. interviene sulla questione inerente all'area all'interno dell'ex Comparto PIP Gazzate di Nonantola in cui aveva intenzione di allargare la propria presenza a Nonantola, progetto, però, fermato dal Consiglio comunale di Nonantola, nonostante l'approvazione del progetto di espansione dell'azienda da parte del Tar.
Comunicato stampa dell'azienda NIM e O&N S.p.a.:
"La NIM e O&N S.p.a., realtà italiana da 42 anni con sede a Nonantola, leader nazionale nel settore tessile per la casa, ha sempre dimostrato talento imprenditoriale, determinazione e tanta voglia di investire. Un incessante impegno che ha portato avanti anche di fronte a calamità naturali imprevedibili come il terremoto, la pandemia e ancora prima a seguito dell’allagamento del 2020 che ha interessato il territorio nonantolano, nonché l’Azienda stessa. Niente però, neppure le oggettive difficoltà, hanno impedito all’azienda di rialzarsi e ricominciare con energia e voglia di fare. Il 9 Settembre 2021 decide così di investire nuovamente sullo sviluppo industriale con l’acquisto di un appezzamento di terreno vicino all’attuale sede, all’interno dell’ex Comparto PIP Gazzate sito in Nonantola. Un progetto che “sposa” i valori del Gruppo. Un investimento destinato non solo all’espansione dell’azienda stessa ma anche alla riqualificazione del territorio. Un piano di lavoro votato al green e alla minimizzazione dell’impatto ambientale, coadiuvato dall’utilizzo di pannelli solari per compensare il fabbisogno energetico e alla realizzazione di nuove aree verdi che hanno lo scopo di mitigare l’impatto paesaggistico ambientale. Senza dimenticare un aumento di posti di lavoro per il benessere dei collaboratori, delle loro famiglie e dell’intera comunità di Nonantola. Un progetto di crescita imprenditoriale che ha l’obiettivo di coinvolgere l’intera comunità nonantolana con soluzioni di sviluppo sostenibile e dimostrare ancora una volta il forte legame che l’azienda NIM e O&N ha con il territorio.
Dopo un incessante lavoro e un iter durato ben 14 mesi, il 28 di Ottobre 2022 arriva l’approvazione definitiva della Conferenza dei servizi e, quindi, di tutti gli enti pubblici coinvolti, con l’autorizzazione a procedere con i lavori di ampliamento. Successivamente però il progetto viene bocciato, non viene cioè ratificato, con la delibera negativa del Consiglio comunale di Nonantola n. 54 del 12 Dicembre 2022, causando all’azienda un dispendio di tempo, di forze e danni. Questo diniego, spinge così la NIM e O&N a rivolgersi al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) il quale, dopo avere esaminato i documenti, annulla la delibera del Comune con la sentenza del 3 Maggio 2023 e riconosce all’azienda la posizione approvando il progetto di espansione e prospettando inoltre un eventuale congruo risarcimento per i danni subiti. La pratica ritorna in consiglio comunale a Luglio 2023 per la ratifica della sentenza del Tar, ma viene ribocciata. Un risultato che non risolve però la delusione dell’Azienda nonantolana in quanto la decisione di investire in questo grande progetto è nata non solo con lo scopo di uno sviluppo imprenditoriale ma a beneficio anche dell’intera comunità e i propri cittadini. Da qui il bisogno della proprietà di condividere con una lettera aperta la propria amarezza e delusione con i propri concittadini, gli organi di stampa e le associazioni, riflettendo su come spesso anche l’imprenditoria più disponibile e attenta ai bisogni della comunità, debba far fronte a problematiche che nulla hanno a che vedere con le reali necessità di un paese evoluto come l’Italia".
Lettera aperta di Oriello Fontana, presidente O&N Group:
"Mi legano alla città di Nonantola tanti anni di storia imprenditoriale e prima ancora di cittadino di una comunità che nel tempo ha sempre dimostrato grandi capacità, una tenacia e una determinazione uniche, ed un talento naturale per esprimere eccellenze. La nostra è una terra che, tra mille vicissitudini (terremoto, Covid, allagamento del 2020) ha saputo rialzarsi e ricominciare con energia e voglia di fare. Il lavoro di un imprenditore è anche questo, non arrendersi mai di fronte alle difficoltà, continuare ad investire nell'azienda e di conseguenza nel benessere dei suoi collaboratori, delle loro famiglie e dell'intera comunità.
Purtroppo, questa volta non è stata la natura a mettersi in mezzo, non è stata la forza naturale dell'acqua a fermare il nostro lavoro, ma qualcosa di più imprevedibile e subdolo, l'ideologia politica di chi ha preferito anteporre le proprie convenienze di ruolo alla logica di uno sviluppo condiviso con la città.
Dopo mesi di investimenti per pianificare un ampliamento della nostra azienda, dopo aver onorato tutti i punti richiesti per rendere ancora più sostenibile l'investimento, dopo avere raccolto pareri e consensi delle amministrazioni, ora ci troviamo di fronte al peggiore dei nemici... la presunzione di chi non vuole sentire ragione, di chi non ha nemmeno approfondito il progetto di sviluppo, di chi crede che creare posti di lavoro sia solo uno strumento di ricchezza personale, prima ancora che un contributo allo sviluppo di un'intera comunità.
Ovviamente non ci siamo arresi e abbiamo deciso di rivolgerci ad un giudice superiore, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), che, avendo avuto l'intelligenza, nonchè la disponibilità di leggere le carte, non ha potuto fare altro che confermare la correttezza della nostra posizione, dandoci ragione e prospettando anche l'ipotesi di un congruo risarcimento.
Purtroppo, vincere il ricorso al TAR non risolve la mia delusione di cittadino Nonantolano, perchè gli imprenditori risolvono problemi legati ai mercati, alle materie prime, allo sviluppo, non all'arroganza di una politica sorda e incapace di prendere una decisione.
Ringrazio fin d'ora quegli amministratori di altri comuni che ci hanno offerto i loro territori per lo sviluppo della nostra azienda, ringrazio la loro disponibilità e soprattutto la loro lungimiranza nel volerci accogliere e saluto con rammarico una città che merita molta più attenzione da parte di chi gestisce la cosa pubblica e che spesso è ostaggio di interessi che nulla hanno a che vedere con benessere e sviluppo.
Chiedete ai nostri amministratori perchè! Chiedete loro se un accordo politico o un compromesso tra poltrone valgono una sconfitta sociale. Io questa risposta me la sono già data, ma è la vostra risposta quella che un giorno potrà fare la differenza".
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