Discarica Finale Emilia nel piano regionale rifiuti, Sinistra Civica e Coraggiosa: “E’ contro la volontà dei cittadini”
FINALE EMILIA - Attraverso una nota stampa, "Sinistra Civica e Coraggiosa" annuncia di aver presentato le proprie osservazioni al Piano Regionale dei Rifiuti, riguardo alla discarica di Finale Emilia:
"Il 27 dicembre 2021 la giunta regionale ha adottato il nuovo piano regionale dei rifiuti che delinea le strategie per la gestione dei rifiuti nel periodo 2022-2027. In questo documento la discarica di Finale Emilia figura come unica discarica operativa in tutto il territorio regionale per il trattamento dei rifiuti indifferenziati nello scenario temporale al 2026. Una decisione diversa dal progetto autorizzato, che prevede di ospitare rifiuti speciali non pericolosi nella misura dell’84%. Questo inserimento è contro la volontà dei cittadini di Finale Emilia e non tiene conto delle enormi criticità ambientali, di sicurezza e legali che implica. Entro il 12 febbraio 2022 era possibile per tutti gli interessati formulare osservazioni a tale piano regionale, e noi lo abbiamo fatto. Sono i quattro punti su cui sono articolate le altrettante osservazioni che Sinistra Civica e Coraggiosa ha inviato alla Regione per chiedere lo stralcio della discarica di Finale Emilia dal piano regionale dei rifiuti, il ritiro dell’autorizzazione già concessa a Feronia dalla giunta regionale e la bonifica del sito. Osservazioni preparate in un lavoro congiunto con i consiglieri comunali Mattia Veronesi e Eleonora Tomasini e i tecnici che ci supportano, e che hanno portato alla presentazione di ulteriori osservazioni. Contestiamo la contaminazione del sito e la mancata bonifica, oltre ai plurimi affidamenti al gestore privato della discarica avvenuti in assenza di gara pubblica ed i vantaggi patrimoniali attribuiti a Feronia negli accordi con il Comune di Finale Emilia per la realizzazione della discarica. Le osservazioni si basano su aspetti di natura ambientale, a partire dai documenti che provano l’inquinamento del sito e che ne richiedono urgentemente la bonifica e senza alcuna contropartita, come previsto dal Codice dell’Ambiente. Nelle nostre richieste poniamo l’attenzione anche su elementi giuridici ed economici come l’assenza di procedure ad evidenza pubblica nell’affidamento dell’impianto al gestore privato e i termini di un accordo economico del tutto svantaggioso per il Comune di Finale Emilia. Elementi contenuti agli atti dell’inchiesta penale in corso, non ancora di dominio pubblico ma nella disponibilità e nella conoscenza del Comune di Finale Emilia e dei suoi amministratori attuali e passati, e che ben possono esserlo anche per la Regione, alla quale chiediamo di costituirsi parte civile nel processo, così come ha fatto il Comune di Finale. Elementi che in casi analoghi, come per la discarica di Imola, hanno portato anche all’intervento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. La maxi discarica di rifiuti speciali costituisce un danno ambientale enorme ed irreversibile per il territorio finalese, senza portare alcun vantaggio al suo sviluppo economico, sociale e produttivo. Sinistra Civica e Coraggiosa si è sempre schierata contro la sua realizzazione e lo fa anche oggi, non solo a parole ma con atti concreti".LEGGI ANCHE:
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