Colonna della libertà a Mirandola, Donnarumma (Lega): “Iniziative valide solo se le organizza la sinistra”
MIRANDOLA - Continuano le polemiche legate al passaggio della "Colonna della libertà", colonna di veicoli storici militari risalenti alla Seconda Guerra Mondiale che sfileranno sulle stesse strade che li videro protagonisti durante la Campagna d’Italia, a Mirandola in occasione delle celebrazioni del 25 aprile. Attraverso una nota stampa, Marco Donnarumma, consigliere della Lega a Mirandola, torna sul tema:
"Auspichiamo possano essere terminate le scenate isteriche, da parte di quella sinistra ottusa, smemorata e sempre alla ricerca di capri espiatori, in vista delle celebrazioni della Festa della Liberazione. I cittadini sono stanchi di vedere le pagine dei giornali parlare di Mirandola per accuse prive di fondamento e lontane dalle esigenze reali. Non possiamo, dopo settimane di critiche piovute ufficialmente da più fronti – ma che ben sappiamo provenire da un'unica regia – constatare come la bulimica necessità di attaccare l'Amministrazione di Mirandola abbia scoperto un macroscopico autogol. La Colonna della Libertà, offensivamente dipinta come una sfilata di divise riconducibili all'invasore nazista, altri non è che un museo che per la sola celebrazione della Liberazione fa uscire dalle quattro mura mezzi e divise. Una maniera tangibile per ricordare uno degli avvenimenti più significativi della storia del 900 italiano, attraverso reperti tangibili, in grado di intercettare la curiosità delle generazioni più giovani. Mirandola, così come le altre 11 tappe toccate dal tragitto, avrebbe dovuto essere ringraziata dall'Anpi per esser riuscita ad intercettare un'iniziativa promossa e addirittura patrocinata dall'Associazione stessa in tante altre occasioni, come a Bologna nel 2017. Ed invece? Perdendo scioccamente un'occasione di unire e ricordare assieme, si è preferito prestarsi al solito bieco teatrino, già visto anche in occasione del Giorno del Ricordo. Peccato che, ad accodarsi all'Anpi di Mirandola, evidentemente in disaccordo con l'Anpi di Bologna e di Ferrara, soltanto per citarne due esempi, vi sia anche quel Matteo Silvestri – oggi segretario dei Giovani Democratici della Provincia di Modena – figlio dell'ex Sindaco di San Felice che richiese ed ottenne di ospitare la stessa Colonna della Libertà nel corso del suo mandato. Evidentemente le iniziative sono da ritenersi valide solo quando le organizza la sinistra. Modalità orrende di approcciarsi alla politica locale e al dialogo che, oltre ad esporre Silvestri e i GD alla possibilità di dover risponderne nelle sedi legali opportune poiché calunniose ed infamanti, rigettiamo e lasciamo a loro”.
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