Nonantola, area Pip Gazzate, Pnrr e rimborsi alluvione: le richieste dei firmatari della mozione di sfiducia alla sindaca Nannetti
NONANTOLA - Attraverso un comunicato stampa, i firmatari della mozione di sfiducia nei riguardi della sindaca Nannetti, presentata al Consiglio comunale di Nonantola da Movimento 5 Stelle Nonantola, Una mano per Nonantola, Nonantola Progetto 2030 e Nonantola Libera, chiedono alla sindaca e al Partito Democratico di Nonantola risposte su cinque punti:
"Leggendo le prese di posizione (anche autorevoli) apparse in questi giorni sulla stampa locale, abbiamo la netta sensazione che i commentatori non abbiano letto il testo della mozione presentata al Consiglio comunale di Nonantola da Movimento 5 Stelle, Una mano per Nonantola, Nonantola Progetto 2030 e Nonantola Libera per chiedere la sfiducia della sindaca di Nonantola, dove la stessa viene motivata a seguito delle “pesanti difficoltà nell’esercizio delle prerogative in capo al Consiglio comunale quale organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’ente locale (art. 42 del TUEL), che consiste nella partecipazione alla definizione dei fini politico amministrativi dell’Ente”. È questo il punto cruciale che determina la richiesta di sfiducia, quindi non nella persona sindaca, ma nelle modalità con cui ha svolto e svolge le sue funzioni e che, a giudizio dei firmatari, “pregiudica il corretto funzionamento democratico dell’Ente”. Non sono irresponsabilità, mire di potere o disfattismo a muoverci, ma il fermo convincimento che le istituzioni democratiche debbano agire nella trasparenza dell’azione e nel coinvolgimento di tutte le istanze di rappresentanza e di raccordo con i cittadini. Pur condividendo le preoccupazioni espresse da molti per le conseguenze che l’eventuale sfiducia provocherebbe con lo scioglimento del Consiglio Comunale e il Commissariamento, siamo altrettanto preoccupati per lo svuotamento dell’azione amministrativa, soprattutto in termini di progettazione e programmazione strategica, in una fase storica che richiederebbe il massimo impegno delle istituzioni nella lotta ai cambiamenti climatici e alla costruzione di modelli socio-economici più sostenibili e più equi. Lo chiedevamo nella Lettera aperta per uno sviluppo urbanistico sostenibile del territorio, fermamente convinti che anche l’Ente locale “possa e debba svolgere un ruolo decisivo, attraverso l’urbanistica, nell’indirizzare lo sviluppo della città verso la sostenibilità ambientale, in quanto governa l’uso del territorio, i trasporti, la mobilità e i consumi energetici”. Ferme restando le motivazioni che hanno portato alla presentazione della mozione di sfiducia, che rimangono e non si possono cancellare, ritenendo altresì necessario rispondere agli interrogativi e alle inquietudini oggettivamente determinatesi, chiediamo alla sindaca e al Partito Democratico risposte precise e formali ai seguenti punti: 1. che non vengano portati alla discussione e alla approvazione del Consiglio Comunale atti relativi agli insediamenti produttivi di nuove attività economiche ad elevato impatto ambientale (polo logistico sull'area del PIP Gazzate e comparto del Fondo Consolata), a maggior ragione in assenza delle nuove normative e dei nuovi vincoli derivanti dall'adeguamento ai rischi idrogeologici del territorio legati al PUG e che la discussione sulla rigenerazione e possibile sviluppo dell’area artigianale/industriale sia inquadrata nella più ampia pianificazione di area vasta, sempre nel rispetto degli obiettivi di perseguire la transizione ecologica e la sicurezza del territorio; 2. che vengano prontamente portate alla discussione del Consiglio Comunale, come già è stato richiesto, le linee di indirizzo del PUG e che venga condiviso compiutamente con il Consiglio stesso lo stato di definizione del quadro conoscitivo, incluse le parti già completate, e ogni altro elemento di interesse attinente il PUG; 3. che venga esplicitato e presentato al Consiglio Comunale un quadro preciso e dettagliato dei progetti relativi al PNRR già presentati o in via di definizione, quale sia lo stato di avanzamento e l'importo del loro finanziamento, quali siano i passaggi inderogabili da effettuare nei prossimi mesi; 4. che venga chiarito e riferito al Consiglio Comunale, come già richiesto, quali altri adempimenti siano necessari a garantire il completamento dell'iter dei rimborsi dell’alluvione, mantenendo il personale necessario allo scopo; 5. che vengano presentate ai Consiglieri tutte le prossime e imminenti convenzioni con enti e/o attività che necessitano di un provvedimento urgente da parte del Consiglio Comunale o della Giunta (ad esempio quello sulle società sportive). Ribadendo convintamente la necessità di un cambio di rotta affinché si sviluppi un confronto reale tra le forze politiche all'interno (e all'esterno) del Consiglio comunale, prima della assunzione e definizione di progetti e decisioni sulle questioni più rilevanti chiediamo di lavorare perché il funzionamento equilibrato e democratico dell’assemblea comunale sia garantito da relazioni aperte e costruttive fra l’organo esecutivo (la Giunta presieduta dalla sindaca, eletta dai cittadini) e l’organo di indirizzo politico – programmatico (il Consiglio comunale eletto, anch’esso, dai cittadini). I sottoscritti firmatari chiedono un pronunciamento formale e ufficiale alla sindaca sui punti sopra rappresentati prima della scadenza dei termini previsti per la discussione della mozione e, in caso contrario, prenderanno atto dell’ennesima chiusura, traendone le dovute conseguenze politiche".LEGGI ANCHE:
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