Calcio, Medolla. Il neo-tecnico Luigi Perrotta: “Società ambiziosa: primo step rientrare in zona playoff”
di Simone Guandalini
MEDOLLA - Grandi ambizioni, in parte già trasformate in realtà lo scorso anno con la promozione dalla Terza alla Seconda Categoria in seguito alla vittoria dei playoff e dopo un entusiasmante testa a testa con la Virtus Mandrio durato tutta la stagione, e un inizio di stagione più complicato del previsto. Queste le ragioni che hanno portato il Medolla, che attualmente occupa il settimo posto, a pari punti (18) con la Carpine, nel Girone F di Seconda Categoria, a cambiare allenatore: mister Luppi, infatti, è stato sostituito nelle scorse settimane dal nuovo tecnico Luigi Perrotta, con alle spalle diverse esperienze nei campionati dilettantistici tra reggiano e modenese: in particolare, nelle ultime stagioni, sulle panchine di Novellara (tre anni in Seconda Categoria interrotti dal Covid), United Carpi (promozione in Seconda Categoria) e Carpine, dopo aver iniziato a livello giovanile nei campionati Giovanissimi, Allievi e Juniores ed essere passato a inizio carriera anche attraverso le esperienze sulle panchine di Roveretana, Virtus Cibeno (promozione in Prima Categoria), Novese, Cabassi Union Carpi e Virtus Mandrio. In vista del derby della Bassa modenese contro la Mirandolese, abbiamo intervistato mister Luigi Perrotta:
Come ha trovato la squadra in questi primi giorni di lavoro?
"Dal mio arrivo sulla panchina del Medolla abbiamo giocato due partite: in Coppa contro la Vis San Prospero (sconfitta 2-0) e in campionato contro il Baracca Beach (vittoria 2-1). Finora ho diretto solo pochi allenamenti, ma posso dire di aver trovato un ambiente molto ambizioso, dove c'è voglia di salire di categoria. Oltre all'aspetto economico, si nota subito come il presidente Levati dia il cuore per questa squadra. Ho trovato dei ragazzi molto disponibili, che stanno lavorando in maniera molto intensa. Faccio i miei complimenti al collega che mi ha preceduto, perchè ho trovato una squadra messa molto bene dal punto di vista fisico. Tatticamente, ho scelto di mantenere il modulo che la squadra stava utilizzando, ovvero il 4-3-3. Ho voluto entrare in punta di piedi: sto, però, cominciando ad apportare qualche piccola variazione al tema, comunque legata a questo modulo, che è quello che in questo momento sposa di più le caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione".In campionato la partenza del Medolla è stata forse più difficoltosa del previsto. L'obiettivo rimane il primo posto, attualmente occupato da Vis San Prospero e Fortitudo Modena, che ora dista 8 punti?
"Abbiamo fatto una campagna di riparazione veramente importante: sono arrivati Guidetti, Quitadamo e Franco e stiamo recuperando altri giocatori fondamentali che erano infortunati. Sicuramente siamo al lavoro con l'obiettivo di recuperare sulle prime posizioni. Credo che si debba procedere a step: il primo deve essere quello di riaffacciarci sulla zona playoff, poi con tante partite ancora da giocare può succedere di tutto".A proposito di zona playoff, oggi (domenica 4 dicembre) è in programma il derby della Bassa modenese contro la Mirandolese, altra formazione molto ambiziosa e che vi precede di una posizione e di un punto in classifica. Come avete preparato la partita?
"I derby sono partite che non hanno un risultato prevedibile in partenza: non sempre sono gare belle da un punto di vista tecnico, perchè a volte prevale l'agonismo. Abbiamo preparato la gara con grande serenità: ho ricordato ai ragazzi che stavamo preparando una gara particolare (per medollesi e mirandolesi si può dire che sia la partita dell'anno), ma che doveva essere preparata con determinazione e serenità, due aspetti che per me non possono essere scissi. La determinazione senza serenità è fine a sè stessa, e, naturalmente vale anche il contrario. L'adrenalina verrà da sè: i dirigenti, in maniera sommessa, lo stanno facendo capire, ma si tratta comunque di una partita di calcio, in cui in palio ci sono come sempre tre punti. Cercheremo di portare a casa il risultato pieno: sto cercando di trasmettere alla squadra l'idea di giocarci sempre la partita con equilibrio contro qualunque avversario".
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