Alluvione Nonantola, Procura pronta a partire con le indagini. Quelle su Bastiglia, 6 anni fa, finirono con le archiviazioni
La Procura è pronta a partire con le indagini per capire come attribuire le responsabilità per l’alluvione di Nonantola e la rotta del Panaro a Castelfranco. Bisogna attendere, si legge in un articolo della stampa locale, l’arrivo di denunce o segnalazioni che chiariscano che c’è stato un danno quantificabile, oppure che le forze dell’ordine segnalino rilievi penali. Questione di tempo, passata l’emergenza le lenti degli investigatori entreranno in funzione.
I precedenti, purtroppo, non sono confortanti. Le indagini sulle responsabilità dell’alluvione di Bastiglia, 6 anni fa, finirono con le archiviazioni. A Bastiglia nel 2014 è successo qualcosa di molto simile a quanto avvenuto adesso, solo che a rompere l’argine fu il Secchia, a San Matteo, e finirono sott’acqua vaste porzioni di territorio tra Bomporto e Bastiglia. Ci fu, purtroppo, anche un morto.
Nessuno ha pagato per quanto accaduto, perché non è stato trovato nessun colpevole. Sul banco degli imputati finirono un dirigente di Aipo e due tecnici dell’Agenzia ma il procedimento si chiuse con l’archiviazione e il non luogo a procedere . Caduta l’ipotesi della mancata manutenzione per l’alluvione 2014 e, quindi, non ravvisata alcuna responsabilità da parte dell’uomo, non restano che gli animali selvatici. Allora si parlò di nutrie, adesso si parla di istrici.
Ma che ci siano “Troppe “falle” da chiarire in questa storia lo rivenda anche la politica. Le responsabilità vanno accertate e la Procura deve aprire un fascicolo. Le ore trascorse prima dell’intervento operativo ed il mancato utilizzo dell’invaso di San Damaso e Sant’Anna finiscono al centro delle interrogazioni di Forza Italia.
Si legge in una nota del partito di centrodestra:
Sono diverse le zone grigie a cui occorrono risposte chiare e precise. Aipo, Regione e Provincia devono chiarire tempestivamente. La Procura di Modena – come già annunciato ieri dal sen. Aimi – deve aprire un fascicolo per disastro colposo. Raffica di interrogazioni per chiarire le responsabilità.
Innanzitutto è da chiarire come mai dall’alba fino alle ore 15,30 circa non si sia vista una ruspa sull’argine. Aipo, infatti, ha dichiarato pubblicamente di aver iniziato le operazioni di chiusura della falla a quell’ora e anche dalle testimonianze raccolte, viene confermato che siano trascorse almeno 8 ore prima di intervenire concretamente sulla rottura.
Il sistema di ‘sentinelle’ del fiume ha funzionato? Il punto di cedimento, stando a diversi cittadini, è più o meno a 20 metri dal luogo in cui nel 2014 i tecnici riuscirono a mettere una pezza ed evitare la rottura. All’epoca l’unico imputato fu un istrice. Quale manutenzione – si interrogano – è stata fatta in questi anni?
Sotto la lente finisce anche la cassa di espansione di San Damaso e Sant’Anna. L’opera è stata realizzata negli anni ‘80, poi, tra modifiche e ampliamenti, AIPO non ha ancora fatto il collaudo definitivo e quindi l’invaso non è stato riempito completamente. Aprire le paratie e riempire tutte le casse d’espansione che possono arrivare a drenare 15milioni di metri cubi d’acqua, avrebbe permesso un significativo alleggerimento della pressione sull’argine spezzato. Perché non è stato riempito tutto l’invaso? Questo fatto è inaccettabile e la catene delle responsabilità va accertata.
Da anni denunciamo sistematicamente che la situazione è critica e da altrettanto tempo siamo sbeffeggiati da chi governa. I problemi ci sono e non sono stati affrontati neppure dopo l’alluvione del 2014 a Bastiglia e Bomporto. Chiediamo immediati risarcimenti a tutte le famiglie e le imprese colpite e una approfondita inchiesta per accertare chi ha sottovalutato e mal gestito la cura dei fiumi. Inutile raccontare a suon di propaganda che va sempre tutto bene. Adesso basta.
Sen. Enrico Aimi
Valentina Castaldini, consigliere regionale Fi
Antonio Platis, consigliere provinciale FI
Piergiulio Giacobazzi, consigliere comunale Modena FI
Pino Casano, consigliere comunale Nonantola FI
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